Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Lobo RD, Levin AS, Brasileiro Gomes LM, Cursino R, Polido CG, Figueiredo Costa S, et al. Impatto di un programma educativo organizzativo per la riduzione delle infezioni del circolo ematico associate all'uso del CVC in reparto di terapia intensiva in Brasile. Giornale italiano di Scienze infermieristiche 2006;2(3):85–91.
Added by: Andrea Rizzo (20/05/2008 13:49:47) Last edited by: Edvige Fanfera (03/07/2008 22:39:47) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Lobo2006 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Metodologia della ricerca Sottocategorie: Igiene e tecnica ospedaliera, Igiene e tecnica ospedaliera, Ricerca descrittiva Keywords: Infezioni correlate all'assistenza Autori: Cursino, Figueiredo, Figueiredo Costa, Brasileiro Gomes, Levin, Lobo, Park, Polido, Taniguchi Collezione: Giornale italiano di Scienze infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Background: Le infezioni del circolo ematico associate all'uso di catetere venoso centrale CVC BS1 (Central Venous Catheter associated Blood Stream Infections) sono una causa frequente di morbilità e di mortalità nei reparti di terapia intensiva Sono state messe in atto numerose iniziative per diminuire il rischio di CVC BSI; tuttavia pochi studi hanno esplorato l'efficacia dì un intervento educativo per ridurre l'incidenza di CVC BSI. Obiettivi: L'obiettivo di questo studio è di determinare l'impatto che può avere un programma educativo, orientato all'osservazione di modalità specifiche relative alle pratiche terapeutiche nella gestione del CVC, sulla riduzione di CVC BS1 nelle unità di terapia intensiva. Metodologia: E stato sviluppato un programma educativo da parte di una task force per evidenziare le pratiche corrette nella gestione del CVC. Per tutti gli esiti primari e secondari sono stati determinati il rapporto di rischio relativo, 95% IC e i1 valore p. Il test x2 (chi quadro) di trend lineare dei tassi di CVC BSI è stato effettuato durante il periodo di studio e nell’anno seguente. Risultati. Si sono verificate 48 infezioni ematiche primarie su 2450 giorni-catetere ( 20 per 100 giorni catetere) nei 16 mesi precedenti l’intervento educativo e il cambiamento nei protocolli, come l’uso standardizzato di iodopovidone durante la medicazione, il numero di CVC-BSI è calato a 16 su 1381 giorni-catetere (11 per 100 giorni-catetere), con un decremento del 40%. Il tasso di CVC-BSI è rimasto quasi invariato, 22 su 1701 giorni-catetere ( 12 per 100 giorni-catetere), per tutto l’anno seguente l’intervento educativo (p=07). Si è rilevata una diversa distribuzione dei patogeni nella comparazione tra il periodo pre-intervento e post- intervento. Staphylococcus aureus era il più comune patogeno del pre-intervento, con una significativa riduzione durante il periodo di studio (p=02). L’adesione ai protocolli generali di pratiche terapeutiche con catetere è migliorata significativamente nel periodo post-intervento (p<01). Conclusioni: E' possibile ridurre i tassi di CVC-BSI con un approccio integrato che includa un'iniziativa di formazione, mirata a problemi specifici osservati durante un'attenta fase di valutazione delle pratiche terapeutiche del CVC, e il cambiamento nei protocolli. Comunque, nonostante i buoni risultati ottenuti, i nostri tassi sono ancora elevati, pertanto seguirà un rinforzo delle pratiche relative alla gestione dei CVC. Added by: Andrea Rizzo Last edited by: Edvige Fanfera |