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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Vegetti Finzi Silvia. Il senso del dolore nel parto. L'arco di Giano 2006(48):109–130. 
Added by: Laura Sabatino (28/04/2007 16:32:42)   Last edited by: Laura Sabatino (06/07/2008 22:57:46)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: VegettiFinzi2006a
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Categorie: Etica, Gruppi occupazionali, Storia
Sottocategorie: Medici, Ostetriche, Principi etici
Autori: Vegetti Finzi
Collezione: L'arco di Giano
Visualizzazioni: 1/1702
Indice di Visite: 16%
Indice di Popolarità: 4%
Allegati     URLs     http://www.iass.it
Abstract     
(Trascritto dall'articolo). Come si configura oggi l'esperienza del parto? E nell'ambito di esso, è il dolore una componente essenziale o solo un suo aspetto accessorio? Il dolore del parto differisce da altri perchè è vitale e finalizzato a un atto creativo. Fra la visione greca del dolore, inscindibile dalla vita, e quella ebraico-cristiana in cui esso è connesso alla colpa e alla salvezza, si forma l'esperienza storica del parto, che passa da questione familiare e femminile a una dimensione medica e scientifica. Nel parto il dolore assume due valenze: una sincronizzazione del processo che madre e figlio stanno affrontando o una prevalenza dell'angoscia che rende negativa l'esperienza. Il cesareo, ancorché pratica sempre più diffusa, sembra togliere qualcosa all'esperienza del parto, mentre la pratica dell'epidurale è molto più rispettosa del vissuto materno e del benessere del nascituro. Parto naturale o analgesia? In entrambi i casi è essenziale la capacità di accompagnare la donna, di condividere la sua esperienza senza lasciarla in balia della solitudine. Il compito di procedere spetta prevalentemente all'ostetrica, il cui ruolo non è in competizione con quello del medico. Falso è il dilemma del soffrire o non soffrire. Piuttosto, la madre deve farsi carico di una responsabilità che investe sé e suo figlio.
Added by: Laura Sabatino  Last edited by: Laura Sabatino