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Quinche Florence. I dilemmi delle direttive anticipate: fra il rispetto dell'autonomia del paziente e il dovere di beneficenza del medico. L'arco di Giano 2006(48):45–55.
Added by: Laura Sabatino (26/04/2007 16:53:12) Last edited by: Laura Sabatino (06/07/2008 23:21:42) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Quinche2006a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica Sottocategorie: Bioetica, Consenso informato, Dilemmi etici, Principi etici Autori: Quinche Collezione: L'arco di Giano |
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Abstract |
(Trascritto dall'articolo). A partire dall'esame di un caso di rifiuto di trattamento con neurolettici da parte di un paziente ricoverato in una struttura socio-sanitaria residenziale sono messe a fuoco alcune questioni critiche sollevate dal riconoscimento giuridico dell'autonomia dei pazienti. Le questioni problematiche riguardano il conflitto fra il rispetto delle direttive anticipate (art. 23. a, b, Legge vodese sulla Sanità Pubblica) e il dovere di beneficenza del medico. Le direttive anticipate, infatti, consentono al paziente di esprimere le proprie preferenze sulle cure alle quali potrebbe essere sottoposto in futuro, compreso un eventuale rifiuto dei trattamenti. Le direttive devono essere redatte in forma scritta dal paziente quando questi sia ancora in possesso della propria capacità decisionale. Tuttavia, nella prassi dell'assistenza sanitaria, le direttive anticipate pongono numerosi problemi, soprattutto laddove prevedano il rifiuto dell'unico trattamento disponibile, mettendo a rischio la salute, e talvolta la stessa vita del paziente. In casi simili l'operatore sanitario si trova a dover affrontare il dilemma che oppone l'osservanza della legge sulle direttive anticipate e il dovere di beneficenza.
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