Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Franchini Michela, Iannucci Salvatore, Ferrucci Renato, Roccato Enrico. Affrontare la complessità del bisogno per realizzare una programmazione integrata: il profilo di Salute nell’esperienza della “Società della Salute” della Ausl 11 di Empoli. Organizzazione Sanitaria 2006(4):26–34.
Added by: Fabrizio Tallarita (30/03/2008 19:17:10) Last edited by: Alessandra Bonfigli (23/06/2008 11:37:41) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Franchini2006a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica di comunità, Strutture sanitarie Sottocategorie: Cure primarie, Distretti Autori: Ferrucci, Franchini, Iannucci, Roccato Collezione: Organizzazione Sanitaria |
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Allegati | URLs http://www.secup.it |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Ci troviamo in un momento dominato da profondi cambiamenti. L’invecchiamento della popolazione (con conseguente aumento delle malattie cronico degenerative), il mutamento degli stili di vita, l’aumento del disagio per aspettative sempre crescenti, le pressioni (più o meno occulte) legate a pur legittimi interessi economici, la variazione del tessuto sociale, il progresso tecnologico, le risorse limitate, costringono amministratori ed operatori ad un continuo e costante ripensamento del sistema sanitario e sociale. L’evoluzione è talmente rapida che risulta estremamente difficile analizzare, schematizzare, semplificare in modo da poter comprendere in tempo utile le possibili risposte ai problemi e ai bisogni emersi. Questa “complessità” spesso costringe a fronteggiare i problemi in un clima di emergenza. Ma questa rincorsa e questo scenario sono destinati a peggiorare di fronte al trend evolutivo che si sta prospettando. Ecco che allora risulta necessario accettare la complessità che ci circonda e individuare in essa le possibili opportunità. Il settore sanitario come quello sociale sono profondamente legati ed influenzati dai cambiamenti ai quali abbiamo accennato e la loro semplificazione, attraverso la scomposizione e l’analisi delle singole parti e dei singoli settori, non sempre rappresenta l’approccio più efficace per giungere ad una pronta risoluzione dei problemi, ma rischia di generare una proliferazione dei medesimi senza riuscire a dare risposte adeguate e tempestive alle domande che quotidianamente ci vengono poste. Occorre evolvere da un approccio analitico ai problemi ed ai bisogni ad un approccio sistemico, sintetico ed integrato. In questo scenario si colloca, nella Regione Toscana, la sperimentazione delle Società della Salute (SdS). Le SdS sono consorzi pubblici (ai sensi del D.Lgs. 267/2000) ed hanno come fine istituzionale la salute ed il benessere sociale e non solo l’offerta di prestazioni avendo come presupposto quello di favorire la partecipazione alle scelte in merito ai servizi socio-sanitari dei cittadini, che attraverso le loro rappresentanze istituzionali e associative, ne fanno parte. I soci sono i Comuni che afferiscono a un ambito territoriale predefinito (zona-distretto) e la Ausl di riferimento. Added by: Fabrizio Tallarita Last edited by: Alessandra Bonfigli |