Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Palese A., Fiorencing L., Costaperaria G., Bresadola V. Il tempo e le interazioni dei pazienti ricoverati in chirurgia generale: uno studio osservazionale. International nursing perspectives 2006;6(1):13–18.
Added by: Teresa Compagnone (22/04/2007 18:32:05) Last edited by: Teresa Compagnone (19/11/2009 13:56:00) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 1592-6478 Chiave di citazione BibTeX: Palese2006a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Comunicazione, Infermieristica in chirurgia, Rapporto infermiere-paziente Autori: Bresadola, Costaperaria, Fiorencing, Palese Collezione: International nursing perspectives |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Introduzione. Sebbene gli infermieri diano molta importanza all’interazione con i pazienti ricoverati e come questi passano il loro tempo, in realtà ciò che concretamente riescono a fare è estremamente limitato, i pazienti sperimentano spesso un’esperienza di solitudine: sono infrequenti le interazioni con gli infermieri e limitate le attività da svolgere. Materiali e metodi. Con l’obiettivo di esplorare come passano il tempo i pazienti è stato adottato il metodo dell’osservazione sul campo osservando, ogni 10 minuti, 90 pazienti ricoverati in chirurgia in otto giornate selezionate casualmente. Risultati. Sono state realizzate 2735 rilevazioni. I pazienti osservati trascorrevano il loro tempo senza essere impegnati in particolari attività: quella più frequente era "far niente/guardare" seguita dal dormire. 824 volte (30,1%) stavano avendo un contatto personale con qualcuno (altro paziente, visitatore, medico, infermiere, operatore di supporto); nelle altre 1911 (60,9%) erano soli e non avevano alcun contatto interpersonale. Su 105 contatti infermiere-paziente, 58 (55,2%) si sono tenuti mentre l’infermiere effettuava un’attività assistenziale (per esempio la terapia) senza tuttavia conversare con il paziente; 35 (33,3%) si sono tenuti durante un’attività in cui l’infermiere interagiva verbalmente con il paziente; 12 (11,5%), infine, rappresentano quelli in cui l’infermiere stava conversando con il paziente senza compiere contestualmente un’attività. Discussione. I pazienti chirurgici, sia nel pre che nel post operatorio, trascorrono la maggior parte del loro tempo senza svolgere particolari attività. Hanno pochi contatti interpersonali, più frequentemente con i visitatori e i vicini di letto. I pazienti hanno discreti contatti con il personale infermieristico quando svolge prestazioni: tuttavia, in queste occasioni non sempre si sviluppa un’interazione. L’esperienza dei pazienti ricoverati è povera di stimoli: tuttavia sarebbe interessante approfondire se questa è un’esigenza dei pazienti che hanno tempi ridotti di ricovero e preferiscono il riposo oppure se si sentono isolati e inattivi e questo aumenta la loro sofferenza. Added by: Teresa Compagnone Last edited by: Teresa Compagnone |