Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Fanti Michela, Carta Antonello. Il vissuto degli infermieri durante le chiamate di emergenza effettuate da bambini: uno studio fenomenologico nelle centrali operative 118 del Veneto (Italia). Scenario 2021;38(2):27–33.
Added by: Daniela Forte (15/01/2023 14:29:14) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Fanti2021 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Metodologia della ricerca, Strutture sanitarie Sottocategorie: Infermieri, Infermieristica in area critica, Relazione di aiuto, Servizio 118, Sintomi, Strumenti di rilevazione dati, Valutazione infermieristica Keywords: Emergenze, Pediatria, Servizio 118, Triage Autori: Carta, Fanti Collezione: Scenario |
Visualizzazioni: 1/31
Indice di Visite: 3% Indice di Popolarità: 0.75% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione: L’infermiere della Centrale Operativa 118 (COP 118) del Sistema Urgenza Emergenza Medica (S.U.E.M.) durante la chiamata di emergenza deve identificare la condizione critica mediante l’utilizzo di un metodo di triage telefonico che permetta di effettuare il dispatch, inviando di conseguenza sul posto il mezzo e lo staff più appropriati. Gli outcomes risultano essere migliori se l’infermiere riesce a riconoscere precocemente i sintomi del paziente: risulta essere fondamentale la comunicazione telefonica con l’interlocutore, soprattutto quando è un bambino. L’obiettivo dello studio è conoscere i meccanismi messi in atto dai professionisti nel momento in cui sono entrati in contatto telefonico con bambini che assistevano a situazioni di emergenza. Metodi: È stata condotta un’indagine qualitativa fenomenologica multicentrica, attraverso la somministrazione di questionari e interviste semi – strutturate agli infermieri delle COP 118 delle province di Belluno, Treviso, Mestre, Vicenza e Padova. Sono stati raccolti 93 questionari, di cui 22 rientravano nei criteri di inclusione dell’indagine; sono state condotte 18 interviste. Risultati: Dalle interviste sono emersi cinque temi: contesto; l’importanza del triage telefonico e del dialogo; reazione del bambino; emozioni degli infermieri; autovalutazione. 13 infermieri hanno definito la reazione del bambino “differente rispetto all’adulto” e 15 hanno dichiarato che il bambino era collaborante; 7 hanno riferito di provare agitazione nella gestione della chiamata, ma di essere riusciti a tranquillizzarsi nel corso della stessa; 13 hanno dovuto modificare l’approccio con l’interlocutore per adattare il linguaggio e lo stile di comunicazione. In 17 casi non è stato svolto un debriefing dopo l’accaduto: 11 hanno dichiarato che sarebbe stato indispensabile. Discussione e Conclusioni: I risultati dell’indagine condotta sono in accordo con la letteratura: si evidenzia la capacità dei bambini di collaborare telefonicamente con l’infermiere e la facilità nel lasciarsi guidare dall’operatore esperto. I bambini hanno le conoscenze per rispondere in maniera adeguata alle domande e le competenze per attuare possibili istruzioni pre-arrivo. Il triage telefonico ha trasmesso agli infermieri un senso di sicurezza perché è stato percepito un minor rischio di dimenticare qualche passaggio; tuttavia, è risultato essenziale personalizzare la chiamata per conquistare la fiducia dell’interlocutore.
|
Notes |
presentescheda intervista semi-strutturata
|