Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Sorrentino Davide, Guasconi Massimo, Calò Federica, Lucenti Enrico. Gestione non farmacologica delle emorragie nel setting pre-ospedaliero. Scenario 2020;37(3):28–34.
Added by: Daniela Forte (18/12/2022 10:09:30) Last edited by: Daniela Forte (18/12/2022 10:20:09) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Sorrentino2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Infermieri, Infermieristica in area critica, Interventi infermieristici, Lesioni, Segni Keywords: Emergenze, Emorragia, Servizio 118 Autori: Calò, Guasconi, Lucenti, Sorrentino Collezione: Scenario |
Visualizzazioni: 1/82
Indice di Visite: 7% Indice di Popolarità: 1.75% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione: L’emorragia esterna continua ad essere una grande sfida nel setting pre-ospedaliero perché spesso di difficile gestione. Essa è generalmente dovuta a traumi e se non controllata numerose possono essere le complicanze che determina. A tal proposito sono stati ideati diversi presidi che hanno come obiettivo il controllo precoce dell’emorragia e quindi la sopravvivenza del paziente. L’obiettivo di questo studio è indagare sui metodi non farmacologici per trattare le emorragie in ambito pre-ospedaliero da parte dell’infermiere di emergenza territoriale. Materiali e Metodi: questa revisione è stata condotta mediante un Rapid Evidence Assesment e sviluppata nel mese di settembre 2019. La ricerca delle evidenze è avvenuta nelle banche dati di PubMed e Cochrane Library. I risultati sono stati riportati seguendo le linee guida PRISMA. Risultati: negli studi analizzati è emerso che i nuovi dispositivi permettono il raggiungimento dell’emostasi in tempi brevi e risultano più efficaci rispetto ai metodi convenzionali. Anche il laccio emostatico si è dimostrato adatto per il controllo delle emorragie delle estremità. In generale è stato riscontrato un basso tasso di fallimenti e complicanze correlate all'applicazione degli stessi. Discussione: risulta essere auspicabile l’implementazione di dispositivi che consentono la gestione non farmacologica delle emorragie in ambito preospedaliero in quanto, rappresentando essi strumenti aggiuntivi utili al fine di ridurre e limitare il sanguinamento, permettono di trasportare in sicurezza il paziente in ospedale e iniziare i trattamenti definitivi. Conclusioni: il buon funzionamento e il basso tasso di complicanze che tali presidi determinano è influenzato dal tipo e localizzazione della lesione ed è garantito se l’applicazione avviene in maniera corretta evidenziando conseguentemente la necessità di fornire una preparazione adeguata al personale. Ulteriori studi sono auspicabili al fine di confermare che l’accesso e la conoscenza di mezzi aggiuntivi possono aumentare significativamente la sopravvivenza del paziente.
|
Notes |
Presenti tabelle risultati della ricerca
|