Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
masotta Vittorio, Da Fermo Pietro, La Cerra Carmen, Caponnetto Valeria, Petrucci Cristina, Alfes Celeste Marie, Lancia Loreto. L’utilizzo del tourniquet nelle emorragie da trauma in ambito civile: una revisione narrativa della letteratura. Scenario 2020;37(1):6–11.
Added by: Daniela Forte (11/12/2022 17:22:22) Last edited by: Daniela Forte (11/12/2022 17:23:38) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: masotta2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in area critica, Lesioni, Segni Keywords: Aree di guerra, Bendaggi, Emorragia, Ferite traumatiche, Lesioni traumatiche, Procedure terapeutiche Autori: Alfes, Caponnetto, Da Fermo, La Cerra, Lancia, masotta, Petrucci Collezione: Scenario |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione: L’emorragia arteriosa è una delle principali cause di morte in ambito civile e militare. Nonostante la pressione manuale diretta del sito emorragico sia ancora lo standard di riferimento per il controllo del sanguinamento, l’applicazione precoce, in ambito extra-ospedaliero di tourniquet si è dimostrata capace di ridurre le morti con bassi rischi di complicanze. L’obiettivo dello studio è quello di sintetizzare i metodi di utilizzo, le condizioni dei pazienti, gli esiti e le complicazioni relative alle applicazioni del tourniquet. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione narrativa della letteratura tramite PubMed. Risultati: Dieci articoli inclusi hanno fornito informazioni su 2982 applicazioni extraospedalieri di tourniquet, effettuate da sanitari,forze dell'ordine o laici, su 4228 pazienti. La mortalità non ha mai superato il 10.5% e l'emorragia è stata arrestata efficacemente nella maggior parte dei casi (da 88.8% a 99.0%). Raramente, le amputazioni documentate erano conseguenza dell'applicazione del tourniquet, piuttosto erano conseguenza diretta del trauma subito. Nonostante l'eterogeneità dei risultati, le complicazioni documentate sono state la paralisi nervosa, la sindrome compartimentale, le infezioni secondarie, la trombosi e la necessità di ricorrere alla fasciotomia. Discussioni: esiti incoraggianti ed affinità tra gli studi per la mortalità e l'arresto dell'emorragia suggeriscono il tourniquet come un aiuto efficace nel controllo delle emorragie degli arti in contesti civili. Ulteriori evidenze quantitative sono necessarie al fine di valutare l'impatto del tempo di intervento, delle condizioni iniziali il paziente e del livello di preparazione del personale che fornisce soccorso sull'efficacia del tourniquet e sulle complicazioni. Conclusioni: il tourniquet si è dimostrato efficace nel trattamento extraospedaliero delle emorragie anche quando non utilizzato da personale sanitario. Tuttavia l'eterogeneità delle modalità di indagine non ha permesso la sintesi quantitativa dei risultati, per questo, è necessaria la conduzione di studi di replicazione.
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