Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Miglietta Antonio S, Barberini Livia D, Palazzetti Pietro, Casati Giorgio, Cacioni Romolo, Porcelli Barbara, et al. La Centrale Operativa Territoriale (COT): un’opportunità per una transizione verso modelli innovativi di cura territoriale. Organizzazione Sanitaria 2022;46(3):19–32.
Added by: Gianluca Pozzuoli (09/12/2022 15:43:15) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Miglietta2022 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Management, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Accessibilità dei servizi, Counseling, Strumenti informativi Autori: Barberini, Cacioni, Casati, Di Somma, Gambale, Miglietta, Palazzetti, Porcelli Collezione: Organizzazione Sanitaria |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La pandemia COVID-19 ha accelerato il percorso di digitalizzazione della sanità, consentendo al Sistema sanitario di garantire l’accesso alle prestazioni sanitarie e la continuità delle cure a tutti cittadini. Durante l’emergenza sanitaria, infatti, gli strumenti digitali (in particolare della telemedicina) si sono dimostrati determinanti per assicurare la qualità della presa in carico e la tempestività dell’assistenza a livello territoriale e domiciliare. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nella Missione 6 (M6C1- reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale) prevede l’attivazione di 602 Centrali Operative Territoriali (COT), una in ogni distretto, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Il modello della Centrale Operativa Territoriale (COT), costituisce a tutti gli effetti uno “snodo organizzativo” essenziale per la realizzazione delle cure di transizione (CT), o transitional care per un’efficiente gestione della continuità assistenziale nella transizione del paziente dall’ospedale al territorio. Sulla scorta dell’esperienza maturata durante l’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2, la ASL Roma 2, ha adottato un nuovo modello di servizio per la presa in carico delle persone fragili e vulnerabili con problemi di salute correlati alla cronicità. Nell’ambito del nuovo modello ha messo a punto e ed implementato il sistema aziendale delle Centrali Operative attraverso la creazione di una Centrale COA HUB denominata RESTART e di 6 Centrali SPOKE a livelli distrettuale. La rete HUB & SPOKE delle Centrali Operative territoriali ha accelerato l’uso delle tecnologie di telemedicina, quali la televisita, il telemonitoraggio, il telenursing e il teleconsulto. La governance Aziendale si è posta l’obiettivo di ricorrere a modelli di cura innovativi della presa in carico dei pazienti cronici in linea con il PNRR attraverso la telemedicina e le Centrali Operative Territoriali. |