Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Salini Chiara, Vencia Francesco, Nante Nicola. Il post-COVID: il modello USCA e il nuovo PNRR. Si può potenziare l’assistenza territoriale?. Organizzazione Sanitaria 2022;46(2):44–48.
Added by: Gianluca Pozzuoli (09/12/2022 15:23:49) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Salini2022 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Management Sottocategorie: Accessibilità dei servizi Keywords: Modelli organizzativi Autori: Nante, Salini, Vencia Collezione: Organizzazione Sanitaria |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). A seguito del dilagare della pandemia da COVID-19, i Sistemi Sanitari mondiali hanno inizialmente trovato nell’Ospedale l’unico ambiente di cura, causando però un sovraffollamento, una carenza di posti letto e una difficoltà nella gestione dei pazienti ricoverati. Per garantire un’adeguata assistenza a tutta la popolazione, in Italia il Governo ha istituito con un decreto la creazione delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), al fine di seguire al domicilio i pazienti affetti da SARS-CoV-2, garantire terapie adeguate e rilevare precocemente situazioni critiche che avrebbero necessitato di ricovero. Le USCA si sono rese un’arma fondamentale per affrontare la pandemia e garantire cure eque a tutta la popolazione, anche mediante l’utilizzo della telemedicina e di strumentazioni sofisticate, ma portatili (EPOC, ecografi portatili). Il presente contributo vuole analizzare l’attività delle USCA dall’inizio della pandemia allo stato attuale, per valutare la possibilità di intensificare le cure domiciliari, anche nel post-COVID, curando cronicità e fragilità di una popolazione sempre più anziana e utilizzare il domicilio del paziente come primo luogo di cura, riducendo di conseguenza tutti i costi sanitari diretti ed indiretti. |