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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Colì Elisa, Pavanello Giada, Falcone Rino. La relazione tra paziente con artrite reumatoide e reumatologo durante la pandemia da COVID-19. Una ricerca esplorativa su rappresentazione sociale e ruolo della fiducia. Psicologia della salute 2022(1):137–160. 
Added by: Valentina Biagioli (04/12/2022 16:16:37)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Col2022
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Categorie: Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Psicologia, Sociologia
Sottocategorie: Comunicazione, Medici, Psicologia della salute, Psicologia sociale, Relazione di aiuto, Sociologia della salute
Keywords: Isolamento
Autori: Colì, Falcone, Pavanello
Collezione: Psicologia della salute
Visualizzazioni: 1/86
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Indice di Popolarità: 1.75%
Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall'articolo).
Lo studio ha indagato la relazione tra paziente con artrite reumatoide e reumatologo durante la pandemia da COVID-19, con particolare attenzione alla rappresentazione sociale di questa relazione, alla fiducia riposta nel proprio reumatologo ed ai cambiamenti introdotti dalla pandemia. La ricerca, realizzata con un questionario ad hoc somministrato online, ha coinvolto 135 persone affette da artrite reumatoide (età M = 49). I risultati evidenziano che la rappresentazione sociale della relazione tra i due è strutturata attorno alla disponibilità del reumatologo ed alla fiducia riposta nei suoi confronti, elementi che compongono il nucleo centrale della rappresentazione. Aspetti quali la competenza e la professionalità sembrano invece rivestire un ruolo marginale in questo particolare periodo, essendo collocati nella periferia lontana. Nel complesso la fiducia sembra basarsi sul riconoscimento di competenze relative al patient engagement e di disponibilità in termini di invio verso altri specialisti, rivestendo un ruolo di primo piano in termini di adesione alle cure mediche. La pandemia, che ha fatto registrare per poco più della metà del campione un aumento di fiducia verso il reumatologo, sembra aver rafforzato rapporti di fiducia già esistenti e corroso rapporti di fiducia già precari. All’aumento di fiducia avrebbe contribuito, tra l’altro, il mantenimento dello status quo in termini di frequenza di contatti con il proprio reumatologo (contatti meno frequenti comportano invece una riduzione della fiducia) e di accesso alle visite reumatologiche, nonché la percezione di una maggiore disponibilità del proprio reumatologo e di un miglioramento delle proprie capacità comunicative e relazionali.