(Trascritto dall’articolo). INTRODUZIONE: Gli infermieri che lavorano di notte, spesso sperimentano alti livelli di sonnolenza, che sono la conseguenza biologica del ritmo circadiano, che induce il sonno in particolari ore della notte, aumentando il rischio di errori ed incidenti. OBIETTIVO: Secondo gli ultimi dati dichiarati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sono almeno 134 milioni i pazienti che ogni anno sono vittime di eventi avversi che si verificano a causa della mancanza di sicurezza nelle prestazioni sanitarie e 2,6 milioni quelli muoiono per questo, ma la maggior parte di questi decessi sono evitabili. Lo studio ha l’obiettivo di indagare la relazione tra la privazione del sonno e gli errori nell’assistenza sanitaria al paziente, da parte del personale infermieristico che lavora nel turno di notte. Nel settore aeronautico ed in quello dei trasporti, gli studi condotti hanno rilevato come la privazione di sonno aumenti il rischio di errori. Poche le ricerche che hanno indagato l’assistenza notturna infermieristica. METODO: È stata condotta una ricerca della letteratura interrogando le banche dati PubMed e Cochrane limitando la selezione degli articoli agli ultimi 10 anni. Solo uno studio ha soddisfatto i nostri parametri:“ Sleep Deprivation and Error in Nurses who Work the Night Shift” del 2014, di Arlene L. Johnson, il cui questionario è stato adattato alla realtà italiana e somministrato ad un campione di 41 mila infermieri, al quale hanno risposto in 3358. RISULTATI: Il 94,7% dei rispondenti, durante il turno notturno, svolge attività ordinaria. Il 16,8 dei rispondenti ha commesso errori negli ultimi due turni notturni; nel 59,5 % dei casi è stato commesso un solo errore. La carenza di sonno (3-5 ore dormite nell’arco delle 24 ore del giorno che precede l’intervista) sembra determinare una maggiore frequenza di errori. Questa tendenza è particolarmente marcata presso gli infermieri impegnati nei reparti di area critica (23,9%). Anche il numero di notti, incide sulla propensione a commettere errori, con una frequenza di errore del 20,5%. PAROLE CHIAVE: lavoro per turni, turno notturno, infermieri, qualità, errori
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