Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Favaron A, Buttarelli C. L’accertamento infermieristico: auscultazione, impiego attuale e prospettive future. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2022;34(2):149–156.
Added by: Sandro Filardi (13/11/2022 16:32:37) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Favaron2022 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Metodologia dell'assistenza infermieristica, Metodologia della ricerca Sottocategorie: Interventi infermieristici, Processo di assistenza, Ricerca descrittiva Autori: Buttarelli, Favaron Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria |
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Allegati |
Abstract |
Introduzione: la valutazione fisica è una componente importante della pratica infermieristica professionale. La natura del processo decisionale clinico degli infermieri alle prime armi è stata ben documentata come lineare, basata su conoscenze ed esperienze limitate nella professione e spesso incentrata su singoli compiti o problemi. La crescente acutezza delle cure e lo sviluppo delle tecnologie presentano nuove opportunità e sfide per la professione infermieristica. Il piano del SSN sottolinea la necessità di un cambiamento per soddisfare queste esigenze, soprattutto nell’area della valutazione del paziente. Gli infermieri forniscono cure olistiche, basate sulla valutazione. Questa valutazione è incompleta se viene omesso un accertamento fisico dettagliato e, di conseguenza, l’assistenza viene fornita in assenza di un’analisi dell’impatto degli adattamenti fisiopatologici. La capacità di condurre l’accertamento dell’assistito in una prospettiva complessiva è una delle più importanti competenze dell’infermiere, indipendentemente dal contesto operativo, necessario per la raccolta dei dati che permettono al professionista di formulare una diagnosi infermieristica, di identificare e attuare gli interventi e valutarne l’efficacia (Hinkle & Cheever, 2017). L’accertamento è eseguito per diverse ragioni: determinare le informazioni di base dell’assistito; determinare le normali funzioni dell’assistito; determinare il rischio dell’assistito di sviluppare disfunzioni; determinare la presenza o l’assenza di disfunzioni; determinare le risorse dell’assistito e fornire dati per la fase diagnostica (Craven & Hirnle, 2013). L’esame obiettivo ricopre particolare importanza in quanto gli infermieri sono tenuti a prendere decisioni basate su valutazioni dello stato di salute dell’assistito, determinando quali dati è importante raccogliere e scegliendo gli interventi nel giusto ordine (Gillespie & Paterson, 2009). Tali competenze possono essere raggiunte solo con la regolare e sistematica attuazione delle tecniche di esame obiettivo. L’obiettivo di questo studio è individuare la frequenza di attuazione della tecnica di auscultazione tra gli infermieri e gli studenti infermieri nella pratica clinica e confrontare i dati del contesto italiano con i dati di altri Paesi. Materiali e metodi: la ricerca è stata condotta tra i mesi di giugno e settembre 2021 consultando le banche dati PubMed, Cinahl e Cochrane. Risultati: sono inclusi nella revisione sia gli studi che hanno previsto un campione di infermieri, ovvero 4, sia quelli che hanno selezionato un campione di studenti infermieri, ovvero i restanti 3, in modo tale da poter confrontare i dati tra le due diverse categorie. Conclusione: l’obiettivo di individuare la frequenza di attuazione della tecnica di auscultazione tra gli infermieri e gli studenti infermieri è stato raggiunto. Questi risultati mettono in luce una limitata applicazione della tecnica di auscultazione da parte degli infermieri soprattutto nel contesto italiano. Ciò può avere come conseguenza una minore accuratezza nella valutazione dell’assistito. Inoltre, una cultura professionale in cui gli infermieri sono meno incoraggiati a lavorare all’interno del proprio ambito, porta inevitabilmente a un’atrofia delle competenze. Considerando il fatto che questa carenza non è dovuta alla mancanza di conoscenza, come evidenziato dalla revisione, ciò dev’essere motivo di riflessione. Mentre la gestione dei pazienti sta diventando più complessa (West, 2006), è evidente la necessità di un’evoluzione dei ruoli infermieristici e dell’espansione dei confini di competenza. Gli infermieri sono tenuti ad avere la capacità di condurre valutazioni fisiche regolari sui loro pazienti per identificare i cambiamenti nelle condizioni (sia deterioramenti che miglioramenti) e tale obiettivo non può essere completamente raggiunto senza la regolare applicazione dell’auscultazione nella pratica clinica. (A cura di Sandro Filardi). |
Notes |
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