Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Magni Francesca, Alberti Annalisa, Ripa Paola, Destrebecq Anne. La danza correlata alla Qualità di Vita: un efficace strumento per supportare la lotta contro la violenza di genere. Revisione della letteratura. Italian Journal of Nursing 2021;24(36):20–25.
Added by: Antonina Ingrassia (11/11/2022 15:00:41) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Magni2021 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica Sottocategorie: Violenza contro le donne Autori: Alberti, Destrebecq, Magni, Ripa Collezione: Italian Journal of Nursing |
Visualizzazioni: 1/69
Indice di Visite: 5% Indice di Popolarità: 1.25% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione. La danza è una forma d’arte e di espressione che esiste fin dall’antichità con forme e linguaggi differenti e che ha come strumento il corpo. Nel corso dei secoli ha subito metamorfosi e si è modificata dal punto di vista estetico, artistico ed espressivo. Nell’antichità rappresentava uno strumento di connessione tra l’Uomo e la Natura e attraverso questo mezzo di comunicazione gli uomini chiedevano pace e benedizioni a divinita o “entita superiori”. Con il tempo questo valore cosmico, sociale e creativo è andato mortificandosi a causa di una spersonalizzante cultura meccanicistica e il concetto di danza si è strettamente legato ad un genere teatrale, un prodotto televisivo, uno strumento di intrattenimento o un settore sportivo; raramente viene considerato come libera manifestazione di particolari stati emotivi o prende dimensioni simil-rituali, come alle sue origini. La danza è stata la prima espressione artistica del genere umano, e questo perchè, a differenza di tutte le altre arti che prevedono l’uso di oggetti che fungono da strumenti, questa ha come mezzo di espressione il corpo. Obiettivo dello studio è quello di analizzare il significato e la simbologia della danza nella storia dell’uomo e della sua evoluzione; confrontare il ruolo della donna e dell’uomo dall’antichità fino all’età moderna; analizzare strategie di educazione e prevenzione facendo una panoramica dei messaggi anti violenza; comprendere, infine, come la danza possa essere terapeutica e influisca sulla qualità della vita delle donne che hanno subito violenza. Materiali e metodi. Revisione della letteratura interrogando le banche dati PubMed, Cinahl, PsycInfo e Scopus, e contestuale confronto tra gli studi e il meta-modello proposto da Schalock e Verdugo Alonso nel 2002, in cui la Qualità della Vita viene rappresentata dall’articolazione di 8 domini: benessere fisico, benessere materiale, benessere emozionale, autodeterminazione, sviluppo personale, relazioni interpersonali, inclusione sociale e diritti. Risultati. La letteratura dimostra che la danza rappresenta un modo per “attraversare” e superare un trauma, in particolare legato alla violenza di genere, migliorando il benessere emozionale e fisico. Può svolgere un ruolo cruciale nell’acquisizione dell’indipendenza persa e nell’empowerment, nel facilitare la guarigione e nel fornire un senso di resilienza, migliorando lo sviluppo personale, le relazioni interpersonali e l’inclusione sociale. Conclusioni. La danza può essere un potente strumento alternativo o di supporto alle terapie “tradizionali”, fornendo un valido contributo, dal punto di vista terapeutico, alle donne vittime di violenze o abusi.
|
Notes |
Rivista on line.
|