Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Apuzzo Luigi, Pandolfi Daniele, Martini Lorena. L'infermiere e la teleassistenza. Una revisione narrativa della letteratura. Infermiere Oggi 2022;32(1):4–14.
Added by: Simone Ciucciarelli (03/10/2022 21:56:30) Last edited by: Simone Ciucciarelli (03/10/2022 22:05:29) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Apuzzo2022 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Farmacologia, Igiene, Infermieristica di comunità, Scienze dell'informazione Sottocategorie: Assistenza domiciliare integrata (ADI), Compliance del paziente, Informatica, Internet, Malattie cronico-degenerative, Rapporto infermiere-paziente, Tutela dei pazienti Autori: Apuzzo, Martini, Pandolfi Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
[Trascritto dall'articolo.]
INTRODUZIONE La pandemia da COVID-19 ha interessato in maniera significativa l’Italia. I suoi effetti, infatti, sono stati più che mai negativi su un paese con condizioni di fragilità (gli over 65 rappresentano il 23,5% della popolazione) e con un eccesso di mortalità, rispetto al livello atteso, di 61 mila individui nei soli over 80. I paesi europei hanno risposto con piani di ripresa e resilienza, prevendendo di rafforzare la presa in carico a domicilio con prestazioni telehealth. OBIETTIVI Lo scopo di questa revisione narrativa è quello di valutare il contributo della teleassistenza sugli outcomes di salute degli assistiti. MATERIALI E METODI È stata effettuata una ricerca della letteratura su banche dati (Pubmed, Cochrane Library, Scopus) di studi RCT o di revisioni sistematiche della letteratura, ricercando studi in lingua italiana o in lingua inglese, pubblicati negli ultimi 10 anni, full text, che avessero interventi di assistenza di telenursing o teleassistenza, in popolazioni adulte di età maggiore ai 18 anni. RISULTATI Sono stati analizzati 16 full text, provenienti da vari paesi, su varie patologie croniche. Sono emersi risultati in favore degli interventi in telenursing in varie patologie, con diminuzione di emoglobina glicata, significativamente nel tempo, nei pazienti con diabete mellito (8,3 ± 0,6% pre vs. 7,8 ± 1% post, p=0,03), diminuzione delle cadute nei pazienti con Parkinson (da 99 a 3 cadute in tre mesi), miglioramento della qualità della vita nei pazienti con scompenso cardiaco (p<0,001). DISCUSSIONE I risultati sono positivi e significativi statisticamente in molti studi analizzati, per diverse patologie e in diversi setting di vari paesi nel mondo. Negli studi di questa revisione narrativa gli interventi e le patologie sono eterogenei. CONCLUSIONI Gli interventi infermieristici in modalità di telenursing o teleassistenza possono rappresentare una modalità innovativa per la presa in carico della popolazione fragile presso il proprio domicilio. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprenderne meglio le potenzialità. |