(Tratto dall’articolo) INTRODUZIONE: La misurazione del dolore è il prerequisito fondamentale per un’adeguata gestione. Poiché il neonato è incapace di comunicare verbalmente, sono state elaborate numerose scale algometriche specifiche per l’epoca neonatale. Tuttavia, non esiste una scala adottata universalmente o significativamente più efficace di altre. OBIETTIVO: Individuare e classificare le scale più idonee ed efficaci nella misurazione dei diversi tipi di dolore nel neonato a termine e pretermine in diversi contesti clinici. METODI: Tra Dicembre 2019 e Novembre 2020 sono state consultate le banche dati scientifiche PubMed e CINAHL, combinando in maniera crociata termini Mesh e parole semplici, applicando filtri di inclusione ed esclusione adeguati. Inoltre, sono state analizzate le voci bibliografiche citate negli articoli reperiti nella prima parte della ricerca. RISULTATI: Dei 2442 record inizialmente individuati, sono stati inseriti nella revisione un totale di 45 articoli, in cui sono descritte 50 scale algometriche (34 per il dolore acuto, 12 per quello procedurale, 24 per quello prolungato/cronico e 19 per quello post-operatorio). Le scale supportate da maggiori evidenze sono N-PASS, NFCS, BIIP e PIPP per il dolore acuto e procedurale, N-PASS, ALPS-Neo, EDIN e EDIN6 per il dolore prolungato e cronico e PIPP, CRIES e COMFORT per quello post-operatorio. CONCLUSIONI: Allo stato attuale, non esiste una scala per la misurazione del dolore neonatale accettata unanimemente come gold standard. Tuttavia, alcune sono più idonee ed efficaci: per il dolore acuto PIPP, NFCS, N-PASS e BIIP, per il dolore cronico e prolungato N-PASS, ALPS-Neo ed EDIN/EDIN6 e per il dolore postoperatorio PIPP, CRIES e COMFORT. Tra tutte, la N-PASS è la più completa e adatta a contesti differenti. PAROLE CHIAVE: Neonato, dolore, valutazione del dolore, scala di misurazione del dolore.
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