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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Pennestri Federico, Giannetta Noemi, Villa Giulia, Manara Duilio Fiorenzo, Roberta Sala, Mordacci Roberto. Sfide etiche nell’assistenza agli anziani in contesto acuto e residenziale: una revisione di scopo. Professioni infermieristiche 2022;75(1):59–69. 
Added by: Giuseppe Lestini (26/09/2022 14:49:40)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Pennestri2022
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Categorie: Infermieristica specialistica, Management
Sottocategorie: Benessere organizzativo, Infermieristica in geriatria
Keywords: Anziano fragile
Autori: Giannetta, Manara, Mordacci, Pennestri, Roberta, Villa
Collezione: Professioni infermieristiche
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Allegati    
Abstract     

(Tratto dall’articolo)
INTRODUZIONE: La frattura fra educazione infermieristica e realtà lavorativa quotidiana rappre­senta una frequente causa di frustrazione ed esaurimento psicofisico, che spinge fino a metà degli infermieri a ritirarsi entro due anni dal conseguimento del titolo. Tali condizioni sono accentuate nell’assistenza alla persona anziana affetta da bisogni cronici e complessi.
METODO: Un gruppo multidisciplinare di infermieri e filosofi ha studiato i determinanti ambien­tali, organizzativi e relazionali alla base dei problemi etici che emergono con maggior frequenza nell’assistenza alla persona anziana, sia nelle strutture per acuti, sia nelle strutture di ricovero a lungo termine, alla ricerca di evidenze utili a migliorare le condizioni dei professionisti. A tal proposito è stata una condotta una revisione di scopo.
RISULTATI: La maggior parte dei problemi ambientali e organizzativi risultano essere al di fuori del controllo dei singoli infermieri, e la maggior parte dei problemi relazionali ne rappresentano la conseguenza. Molti di questi problemi sono stati confermati e aggravati dalla pandemia di COVID-19.
DISCUSSIONE: Sebbene non vi siano soluzioni trasversali a tutti i contesti, resta possibile distin­guere quali problemi rientrino nel dominio di azione degli infermieri, per aiutarli a prevenirne o gestirne l’occorrenza; e quali invece vadano oltre, onde evitare sentimenti di autoaccusa, e trasferire informazioni utili a coloro che invece possono di volta in volta intervenire.
CONCLUSIONI: La formazione può allenare il pensiero critico e la comunicazione fra operatori, pazienti e familiari. Una volta raggiunti i massimi livelli possibili di cooperazione ed efficienza, tuttavia, margini di miglioramento sempre più ridotti saranno acquisiti a costi umani ed econo­mici sempre maggiori. Il miglioramento delle condizioni degli infermieri dipende sempre sempre più da investimenti allocativi e culturali urgenti.
PAROLE CHIAVE: anziani, COVID-19, esaurimento psicofisico, politiche allocative, salute sul luogo di lavoro.