(Trascritto dall’articolo).

INTRODUZIONE Gli errori terapeutici sono frequenti eventi avversi che, potenzialmente, portano allo sviluppo di effetti collaterali. Nel caso l’errore riguardi un qualsiasi agente chemioterapico, gli esiti potrebbero essere estremamente gravi, mettendo il paziente in pericolo di vita. Scopo di questa Revisione è evidenziare le buone pratiche relative alla somministrazione di farmaci antiblastici e riassumere i risultati che possono essere utilizzati nella pratica clinica per garantire la sicurezza dei pazienti.

MATERIALI E METODI Nel corso del 2020, è stata effettuata una ricerca bibliografica esplorando i seguenti database: Ovid Medline, Embase, PubMed, The Cochrane Library e CINAHL. Inoltre, sono stati inseriti documenti prodotti dalle Autorità Sanitarie Italiane.

RISULTATI Nella Revisione sono stati inclusi due documenti: gli standard di sicurezza dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) e Oncology Nursing Society (ONS), aggiornati nel 2016 con l’aggiunta di nuovi standard di sicurezza e la Raccomandazione n. 14, pubblicata nel 2012 dal Ministero della Salute. Gli standard e le raccomandazioni sulla prescrizione, la preparazione, la somministrazione e le relative procedure di chemioterapia inclusi nei documenti analizzati, sono stati riassunti in questo studio.

CONCLUSIONI Il continuo sviluppo di nuove strategie per il trattamento del cancro e la loro crescente complessità hanno portato a nuove sfide nella gestione della sicurezza dei pazienti. Gli operatori sanitari dovrebbero fare riferimento a linee guida aggiornate e standard di buona pratica al fine di garantire la qualità dei processi di prescrizione, preparazione e somministrazione di farmaci antineoplastici. Gli standard qui riassunti rappresentano i requisiti minimi per l’aggiornamento delle procedure locali volte a migliorare la sicurezza nella pratica clinica.