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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Orlandi Irene, Bambi Stefano, Lumini Enrico, Becattini Giovanni. Studio sulla rilevazione periferica dell'ossigeno (SpO2) mediante l'utilizzo dell'elettrodo frontale rispetto all'elettrodo al dito nei pazienti critici. Giornale italiano di Scienze infermieristiche 2006;2(4):28–35. 
Added by: Patrizia Nappini (14/04/2007 19:22:58)   Last edited by: Patrizia Nappini (04/06/2007 13:19:14)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Orlandi2006
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Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica
Sottocategorie: Infermieristica in area critica, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Respirazione
Keywords: Procedure assistenziali, Procedure diagnostiche, Procedure terapeutiche
Autori: Bambi, Becattini, Lumini, Orlandi
Collezione: Giornale italiano di Scienze infermieristiche
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Allegati    
Abstract     
Una delle limitazioni più importanti della pulsossimetria é rappresentata dalla lettura imprecisa della SpO2 negli stati di bassa perfusione ed ipotermia. E' stato condotto uno studio su 13 pazienti critici, ipotermici e/o ipoperfusi consecutivi presso il Dipartimento di Emergenza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi ( Firenze), tra il 1° agosto 2005 e il primo novembre 2005. L'obiettivo della ricerca era di comparare la performance dell'elettrodo frontale Max-fast - Nellcor® collegato a pulsiossimetro N-595, e dell'elettrodo posto al dito DS100 A ® collegato a monitor multiparametrico SC 7000 Siemens ® nella rilevazione della SpO2. Sono state valutate 22 rilevazioni del sensore frontale e 20 ottenute dal sensore al dito confrontandole con il dato della SaO2.
Lo scostamento medio della saturimetria frontale risulta di 0.35 (DS ± 3.27; IC 95% -1,1 /+1,8).
Lo scostamento medio della saturimetria al dito é invece
di 2.03 (DS ± 6.44; IC 95% -0,98 /+5,04).
La differenza media standardizzata é 1,68 (IC 95% - 1,46/+4,82;p=0,29).
I risultati ottenuti mostrano che il saturimetro con il sensore frontale sembra essere più preciso di quello con il sensore al dito, ma non si può negare con certezza che il risultato sia del tutto attribuibile al caso, a causa della mancanza di dati statisticamente significativi.
Added by: Patrizia Nappini  Last edited by: Patrizia Nappini