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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Zinni Roberta. Il nursing nel paziente afasico: una review. NEU 2021;40(3):5–17. 
Added by: Daniele Pandolfi (03/01/2022 16:15:58)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Zinni2021
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Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica
Sottocategorie: Comunicazione, Infermieristica in neurologia, Relazione di aiuto
Autori: Zinni
Collezione: NEU
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Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall’articolo).
La comunicazione è un elemento fondamentale nella vita di ogni individuo e la presenza di afasia, un disturbo acquisito del linguaggio, può essere un ostacolo nella vita quotidiana. L’incidenza stimata di afasia è di oltre 20.000 nuove persone all’anno e oggi in Italia si contano almeno 200.000 afasici. I pazienti afasici possono quindi dover affrontare delle difficoltà quando si trovano a comunicare con altre persone, ad esempio infermieri o operatori sanitari. La centralità del paziente rappresenta un punto di forza del processo assistenziale, pertanto ascoltare il suo punto di vista e collaborare con lui per le scelte di cura, attuando provvedimenti personalizzati rappresenta un elemento imprescindibile per un’assistenza di qualità. La qualità assistenziale può quindi venir meno con una comunicazione non efficace, motivo per il quale all’infermiere è chiesto di porre molta attenzione in questo processo bidirezionale con il paziente. OBIETTIVO: L’obiettivo dell’elaborato è quello di indagare, nella letteratura nazionale e internazionale, in che modo avviene e come si può migliorare la comunicazione tra i pazienti afasici e gli infermieri. METODOLOGIA: È stata condotta una revisione bibliografica sulle principali banche dati internazionali (PubMed, Cinhal, PsycInfo, Psychology and Behavioral Sciences, Medline e Cochrane) utilizzando le parole chiave (keywords) aphasia, nurses, nonverbal comunication, comunication techniques, patient relation, conversational approach, abbinate utilizzando il termine logico booleano “AND”. Applicando i criteri di selezioni sono stati inseriti nella revisione n.32 articoli. RISULTATI: La comunicazione tra un infermiere ed un paziente afasico in ambito ospedaliero risulta difficoltosa e nella maggior parte dei casi non efficace. L’afasia influisce negativamente sul lato psicologico del paziente ma anche sull’atteggiamento degli infermieri. Questi ultimi, a causa di una mancata conoscenza specifica della comunicazione con i pazienti afasici, sono scoraggiati e poco fiduciosi a riguardo. È risultato infatti fondamentale l’inserimento di programmi di formazione per infermieri relativi alla comunicazione aumentativa e alternativa (CAA) e riguardo altri accorgimenti da utilizzare. La CAA è caratterizzata da tecniche differenti e negli ultimi anni si sta facendo ricorso anche all’utilizzo della tecnologia con esiti positivi. I risultati dell’insegnamento di queste tecniche all’interno dei programmi di formazione si sono dimostrati essere promettenti, sia per i pazienti che per gli infermieri. Per i primi, ad esempio, c’è stato un miglioramento a livello sia comunicativo che psicologico, riducendo ansia e frustrazione. Per gli infermieri invece c’è stato un approfondimento cognifivo nell’utilizzo delle tecniche e un miglioramento dal punto di vista attitudinale. Bisogna tuttavia considerare la presenza di alcuni ostacoli come, ad esempio, la mancanza di tempo.