(Trascritto dall'articolo).
La diversità dei presupposti della colpa penale e di quella civile, comporta la possibilità che gli imputati sino assolti in sede penale (secondo il noto principio della prova oltre ogni ragionevole dubbio) e condannati in sede civile (secondo la diversa regola del più probabile che non). Cosicché a una pronuncia di assoluzione del sanitario nel processo penale potrebbe conseguire un effetto non vincolante in quello civile, e ciò in ragione del diverso concetto di colpa applicabile nelle due diverse sedi. Tuttavia, quando, come nella fattispecie, il fatto costituente reato, contestato in sede penale, è lo stesso dal quale trae fondamento la domanda risarcitoria avanzata nel contempo in sede civile, con la possibile inter tra i due giudicati, è indubbio che la decisione irrevocabile di condanna o di assoluzione del giudice penale possa avere tale effetto vincolante (ai sensi dell’art. 654 cpp); per cui, secondo la consolidata giurisprudenza di legittimità, la sospensione necessaria del processo civile può essere legittimamente disposta in presenza di una situazione tale che una norma di diritto sostanziale ricolleghi alla commissione del reato un effetto sul diritto oggetto del giudizio civile, a condizione che la sentenza penale possa avere, nel caso concreto, valore di giudicato in sede civile. Nel caso di specie sussistono due decisivi elementi a favore della sospensione necessaria, costituiti dal possibile effetto della pronuncia penale nel giudizio civile e dalla identità delle parti convenute in sede civile con imputati e responsabili civili nel processo penale.