Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Rodriguez Daniele. Grazia Deledda e l’eutanasia. Bioetica 2020;XXVIII(2-3):277–293.
Added by: Antonella Punziano (03/12/2021 11:45:36) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Rodriguez2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica Sottocategorie: Dichiarazioni anticipate di trattamento, Dilemmi etici, Eutanasia, Principi etici, Suicidio assistito Autori: Rodriguez Collezione: Bioetica |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo) Grazia Deledda considera il tema dell’eutanasia in tre novelle: “La medicina” (1921), “Novella romantica” (1921), “La chiesa della solitudine” (1933); esse affrontano rispettivamente gli argomenti della soppressione, non richiesta, dei malati di mente e di altri infermi; del suicidio dei malati incurabili; della richiesta di aiuto al suicidio della persona da lungo tempo inferma e dell’adesione di un’altra persona a questa richiesta. Nelle novelle manca la partecipazione del medico all’eutanasia. Questo tema figura in tre opere di scrittori coevi: “I Buddenbrook” (1900) di Thomas Mann, “Il dovere del medico” (1910) di Luigi Pirandello e “La storia di san Michele” (1929) di Avel Munthe. |