(Trascritto dall’articolo).                                                                                                                                                                                                                                             La pianificazione del numero di infermieri di famiglia e comunità (IFeC) necessari non può basarsi su stime medie emanate a livello nazionale. L’organizzazione di un servizio richiede infatti una profonda conoscenza non solo dei pazienti, ma anche del territorio, dei servizi sanitari, sociali e di volontariato. Queste informazioni sono presenti ma non è sempre semplice usarle e combinarle tra di loro perché provengono da sistemi di raccolta dati che non sono abituati a dialogare tra di loro. Indispensabile anche a livello locale, soprattutto nell’attesa di avere tutti gli IFeC previsti, si definisca quali sono i gruppi prioritari e come inserire ed impiegare gli IFeC sul territorio. La scelta dipende dalle priorità locali ma anche da un’attenta valutazione dei servizi già disponibili sul territorio, per identificare quali sono le popolazioni più a rischio e con meno risposte da parte del sistema sanitario nazionale e sociale.