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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Di Nardo Valerio, Palombo Antonella, Piervisani Loredana, Vellone Ercole, Alvaro Rosaria. Da portaferiti a soccorritore, l'ideale mancato di infermiere militare sul finir del Risorgimento italiano. Professioni infermieristiche 2019;72(4):260–266. 
Added by: Antonina Ingrassia (14/10/2021 16:50:36)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: DiNardo2019
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Categorie: Gruppi occupazionali, Storia
Sottocategorie: Infermieri, Storia dell'infermieristica, Storia delle istituzioni assistenziali
Autori: Alvaro, Di Nardo, Palombo, Piervisani, Vellone
Collezione: Professioni infermieristiche
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Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall’articolo).                                                                                                                                                                                  INTRODUZIONE: Da sempre le armate militari si sono avvalse di un supporto sanitario, ma la figura dell'infermiere militare ha tradizionalmente goduto di scarsa visibilità, trovandosi ancora oggi alla ricerca di una sua identità. SCOPO: Descrivere l'evoluzione del ruolo dell'infermiere militare negli anni che vanno dalla Seconda guerra d'indipendenza italiana (1859) alla conquista della città di Roma (1870). MATERIALI E METODI: Indagine storica. Sono state consultate fonti secondarie per effettuare una contestualizzazione geopolitica e storica del periodo di riferimento, e fonti primarie per tracciare l'evoluzione dell'infermiere militare. L'analisi delle fonti è stata effettuata secondo la metodologia di Chabod (2012). RISULTATI: L'infermiere militare nasce come portaferiti. Gli eventi bellici del Risorgimento contribuirono ad evidenziare il fondamentale contributo che l'infermiere poteva fornire alla sanità militare. Il Ministero della Guerra ne elaborò nel 1863, un profilo del tutto rinnovato, che ne prevedeva particolari requisiti fisici e morali, nonchè specifiche competenze. Il nuovo ideale di infermiere non fù seguito da alcuna riorganizzazione del Corpo degli infermieri militari, le cui attività rimasero di trasporto feriti e assistenza ai medici. CONCLUSIONI: L'analisi di fonti primarie ha evidenziato l'importante interesse sorto per il ruolo e per la formazione dell'infermiere militare dopo l'unità nazionale. Le lacune mostrate dal servizio sanitario militare negli eventi bellici, avvenuti negli ultimi anni del Risorgimento, rimasero però evidenti. Ciò favorì lo sviluppo dei primi comitati di soccorso, che divennero poi Croce Rossa Internazionale, i cui volontari ottennero una fama e un prestigio sociale maggiori rispetto all'infermiere militare.