Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Cioce Marco, Lohmeyer Franziska Michaela, Botti Stefano, Rostagno Elena, Orlando Laura, Sguera Anna, et al. Cadute accidentali correlate al ricovero per trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche Una Root Cause Analysis. Infermiere Oggi 2021;31(2):4–15.
Added by: Giuseppe Lestini (13/10/2021 14:51:52) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Cioce2021 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Management Sottocategorie: Movimento, Risk management Keywords: Incident reporting, Trapianti Autori: Bacigalupo, Botti, Cioce, De Stefano, Fiore, Lohmeyer, Oppedisano, Orlando, Rostagno, Serra, Sguera, Sica, Vetrugno, Zega Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Tratto dall’articolo). INTRODUZIONE Nel trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, le cadute possono portare a conseguenze immediate e tardive e, in alcuni casi, alla morte. In questo studio sono stati individuati i rischi specifici e le cause di tali eventi ed implementate azioni di miglioramento. MATERIALI E METODI Per gli scopi descritti, è stato condotto uno studio osservazionale retrospettivo; sono stati analizzati dati provenienti dalla documentazione clinica dei pazienti e dagli Incident Reporting (IR) di caduta accidentale in pazienti adulti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche o ricoverati per complicanze legate al trattamento. Per descrivere le cause e i fattori correlati alle cadute durante il ricovero è stata utilizzata la metodologia della Root Cause Analysis. Come processo di miglioramento, attraverso la metodologia Delphi, è stata creata una check-list con azioni utili a prevenirle. RISULTATI Tra dicembre 2017 e novembre 2019, 214 pazienti sono stati ricoverati, in regime ordinario, per essere sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali o per complicanze legate al trattamento. Nel periodo osservato, 11 pazienti sono caduti accidentalmente, generando complessivamente 15 eventi; l’incidenza è stata di 2,32 giorni/paziente. Nell’80% delle cadute, i pazienti sono stati precedentemente valutati con la scala di Conley. Di questi, 9 (75%) sono stati identificati “a rischio” (Conley score ≥2) e 3 (25%) sono stati identificati come “non a rischio” (punteggio Conley ≤1). Nel 66,67% dei casi, si è verificato un trauma cranico minore; i farmaci diuretici (93,33%), l’iperdiuresi indotta in pazienti senza catetere vescicale (93,33%) e i farmaci antipertensivi (93,33%) sono state segnalate come cause più comuni negli IR. La fascia oraria più frequente dell’evento caduta è stata tra le 22 e le 7 del mattino (60%). Attraverso la Root Cause Analysis sono stati identificati le cause ed i fattori contribuenti: l’assunzione di diuretici e conseguente iperdiuresi indotta (80%), la parziale autosufficienza (40%), l’assunzione di terapia antipertensiva (33,3%) e non compliance (33,3%). Infine, è stata realizzata una check-list di “comfort sicuro” che prevede una sequenza di 16 azioni che, se implementate, possono prevenire le cadute accidentali. CONCLUSIONI I farmaci diuretici che inducono una iperdiuresi, la parziale autosufficienza, la scarsa compliance del paziente, l’ipotensione ortostatica, la febbre, la notte e gli ostacoli all’interno delle Unità di degenza sono i fattori più comuni che contribuiscono alla caduta del paziente. Per prevenire le cadute accidentali in questo setting di cura, i dati dello studio suggeriscono una riprogrammazione del tempo di somministrazione dei farmaci diuretici e antipertensivi e l’utilizzo di una scala di valutazione del rischio multidimensionale integrata da un piano d’azioni preventive, come la lista di controllo del “comfort sicuro”. |