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Greco Mario. Il risarcimento del danno per la morte dei nonni, dovuta a condotta colposa del curante, spetta anche al nipote, ove sia provata l’esistenza di costanti rapporti di reciproco affetto e sostegno.: [Rassegna di Giurisprudenza]. Mondo sanitario 2020;27(4):22–24.
Added by: Valentina De Biase (05/10/2021 19:24:59) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Greco2020s Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Legislazione Sottocategorie: Sentenze civili Keywords: Responsabilità civile Autori: Greco Collezione: Mondo sanitario |
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Allegati |
Abstract |
(trascritto dall'articolo.)
Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale, causato da fatto ingiusto, va riconosciuto ai congiunti della vittima ove sia provata la effettività e la consistenza della relazione parentale; tali requisiti non assurgono però a connotato minimo di esistenza di un rapporto di convivenza, ma possono costituire elemento probatorio utile a dimostrarne l’ampiezza e la profondità. Detto risarcimento spetta anche al nipote per la perdita del nonno, considerato che la “società naturale”, cui fa riferimento l’art. 29 della Costituzione, non può essere limitata all’ambito ristretto della sola cd. “famiglia nucleare”, talché il rapporto nonni-nipoti, non può essere ancorato alla convivenza per essere ritenuto giuridicamente qualificato e rilevante; ne consegue che, nel caso di non sussistenza della stessa, non va esclusa a priori la possibilità per tali congiunti di provare in concreto l’esistenza di rapporti costanti di reciproco affetto e solidarietà con il familiare defunto. |