Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Simonetti Valentina, Della Pelle Carlo, Cerratti Francesca, Flacco Maria Elena, Cicolini Giancarlo. Livelli di presenteismo fra gli infermieri italiani. Uno studio multicentrico. Professioni infermieristiche 2021;74(2):119–126.
Added by: Tania Diottasi (04/10/2021 20:29:59) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Simonetti2021 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali Sottocategorie: Infermieri Autori: Cerratti, Cicolini, Della Pelle, Flacco, Simonetti Collezione: Professioni infermieristiche |
Visualizzazioni: 1/303
Indice di Visite: 16% Indice di Popolarità: 4% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione: il presenteismo rappresenta la necessità di "mettersi al lavoro anche se ci si sente male"; influenzando così la qualità del lavoro, portando a errori o omissioni, riducendo la produttività e aumentando i costi. Gli infermieri sono annoverati tra i professionisti con il più alto grado di presenteismo, con potenziali effetti negativi sulla qualità del lavoro. Obiettivi: accertare la prevalenza del presenteismo tra gli infermieri italiani. Metodi: è stato condotto uno studio trasversale, multicentrico da gennaio a dicembre 2015 su un campione di infermieri italiani. 652 infermieri hanno completato il questionario. Il punteggio totale medio alla Stanford presenteeism scale (SPS-6) era 21.6 (± 4.0). Gli infermieri hanno mostrato elevati livelli di presenteismo nelle sezioni: "Evitare distrazioni" e "Completare il lavoro" della Scala. Risultati: gli infermieri maschi hanno mostrato livelli inferiori di presenteismo rispetto alle donne, che tendevano anche ad essere minori con l'aumentare dell'età (entrambi p <0,05). La presenza di ≥1 problema di salute auto-riferito è stata associata ad un aumento del punteggio (p <0,05). Conclusioni: in linea con studi precedenti effettuati nel contesto internazionale, il presenteismo sembra essere una condizione diffusa anche tra gli infermieri italiani, che dovrebbe essere adeguatamente riconosciuta da parte dei manager sanitari. I risultati di questa indagine potrebbero essere utilizzati come spunto di riflessione, per implementare mirate strategie di politica sanitaria. Added by: Edvige Fanfera Last edited by: Tania Diottasi |