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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Marchetti Mara, Shkoza Denada, Lanari Alice, Mercuri Maurizio. La speranza nell’interazione infermiere-paziente. NEU 2021;40(2):70–77. 
Added by: Daniele Pandolfi (02/10/2021 10:39:08)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Marchetti2021
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Categorie: Etica, Infermieristica clinica
Sottocategorie: Emozioni e sentimenti, Rapporto infermiere-paziente
Autori: Lanari, Marchetti, Mercuri, Shkoza
Collezione: NEU
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Allegati    
Abstract     

(Trascritto dall’articolo).
BACKGROUND. Prendersi cura di una persona è una responsabilità sia fisica che emotiva. Salovey, Mayer e successivamente Goleman, nel 1996 descrissero l'intelligenza emotiva, la consapevolezza che le emozioni si riflettono sulle azioni sia in positivo che in negativo e sottolinearono l'importanza di imparare a gestire queste emozioni. Nella relazione infermiere - paziente si viene a creare un legame emotivo che influenza entrambi i protagonisti, ma che soprattutto supporta la persona assistita, aiutandola ad esprimere al meglio i propri bisogni psico-fisici e spirituali. La relazione infermiere - paziente può quindi essere considerata una fonte di speranza? OBIETTIVO. Revisione narrativa del concetto di speranza nell’interazione infermiere paziente, una sfera poco conosciuta, ma fondamentale per fornire un’assistenza olistica alla persona. MATERIALI E METODI. È stata condotta una revisione narrativa della letteratura utilizzando le principali banche dati presenti online e testi nel periodo di Maggio 2021. RISULTATI. Dalla ricerca effettuata sono stati inclusi nello studio 7 articoli. Dallo studio emerge che l’infermiere è il professionista che interagisce maggiormente con il paziente e con il quale stabilisce una interazione sul piano emotivo che richiede una grande responsabilità ed intelligenza emotiva. Questa relazione si riflette sul piano psicofisico, in particolare sulla speranza del paziente. Per poter valutare la speranza esistono strumenti validati in grado di oggettivarla ed esprimerla in maniera univoca. CONCLUSIONI. Le ricerche incentrate sulla dimensione emotiva e spirituale del paziente, con particolare riferimento alla speranza, sono ancora scarse e necessitano di ulteriore approfondimento. Con la metodologia NANDA-I, NOC e NIC e associando la validazione in lingua italiana della scala Herth Hope Index è possibile identificare il bisogno di speranza e pianificare una assistenza efficace per il benessere globale della persona. È inoltre necessaria una maggior formazione e preparazione sul piano emotivo del personale sanitario, in particolare dell’infermiere, per stabilire una relazione efficace con la persona.