(Trascritto dall’articolo).
“Speranza” è una parola che usiamo spesso, ma così ricca di significati che non ne conosciamo quasi mai la storia e il ruolo che ricopre nella vita quotidiana, nella felicità e nella sofferenza che periodicamente, prima o poi, ci accompagnano in un qualche nostro presente. Considerata una divinità ma anche un dono avvelenato di Giove, la Speranza si è via via arricchita di significati grazie alle riflessioni dei filosofi e delle considerazioni raccolte dagli studiosi interrogando spesso malati terminali, depressi e affetti da malattie croniche. Nell’articolo vengono inizialmente trattati alcuni elementi essenziali di mitologia e riflessioni di alcuni filosofi che aprono alla complessità di questo sentimento umano che spesso si correla all’angoscia, alla sofferenza e alla morte. Successivamente viene offerto un breve excursus su riflessioni e studi anche contemporanei che hanno indagato la Speranza con un approccio più scientifico e professionale. Dalle riflessioni filosofiche e dagli studi scientifici emergono molti elementi di sintonia e coerente interpretazione che portano ad interpretare la Speranza come energia vitale, che per dare effetti positivi necessita anche di focalizzazione, vicinanza, rapporto umano compassionevole. Aspetti questi che sono di particolare interesse per i professionisti del nursing.