Loda Elena, Ceglie Lorena. Sessualità e cancro. NEU 2021;40(2):44–48.
Added by: Daniele Pandolfi (19/09/2021 15:27:08)
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Abstract
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(Trascritto dall’articolo). OBIETTIVO: Indagare la sfera sessuale espressa dal singolo dovrebbe essere parte integrante del percorso di cura fin dall’inizio; sarebbe significativo che ogni paziente avesse la possibilità, ancor prima dell’inizio dei trattamenti, di esprimere i propri dubbi, le proprie perplessità anche in merito a questa tematica e di ottenere le corrette informazioni e le relative rassicurazioni dagli operatori sanitari non solo sulla malattia e sulla cura ma anche su ogni aspetto della propria vita che queste potrebbero influenzare direttamente o indirettamente. I problemi non devono essere percepiti dal paziente solo come tali, ma dovrebbero essere da sprono per aprirsi in tal senso col proprio medico, col proprio infermiere, senza paura. BACKGROUND: In questi ultimi anni l’approccio verso tematiche come la sessualità si è notevolmente aperto attraverso vari canali, quali per esempio i mass media e i social network; se ne parla con maggior disinvoltura, ma nonostante questo le persone esitano a discuterne se personalmente coinvolti, tanto più se le problematiche sessuali sono correlate ad una patologia. MATERIALI E METODI: Intervista al Dottor Pier Paolo Panciani socio di AIRNO (associazione Italiana Ricerca Neuro Oncologica) e Neurochirurgo presso ASST Spedali Civili di Brescia che attraverso le proprie conoscenze e competenze in campo neuro oncologico ha cercato di rispondere a tutte quelle domande scomode che molto spesso la persona affetta da tumore cerebrale fatica a porre non solo al sanitario ma anche a se stesso. RISULTATI E CONCLUSIONI:Risulta fondamentale una cultura della sessualità in ambito sanitario: tutto il personale dovrebbe essere in grado di offrire al paziente un momento di apertura libero da paure, stereotipi, tabù durante il quale la persona possa sentirsi libera da sentimenti di vergogna o inadeguatezza. Dedicare del “tempo” al paziente è il primo passo per poter instaurare quel clima di fiducia e confidenza necessari a creare un “ambiente” fecondo per una sana relazione di cura. È necessario sdoganare il tema della sessualità da parte dei pazienti, affinché si possano sentire più a loro agio anche nella condivisione di questi aspetti intimi.
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