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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Calamassi Diletta, Giancotti Teresa, Baldini Claudio, Tamburini Ludovica, Borri Beatrice. I Vissuti degli infermieri che lavorano nelle carceri: uno studio qualitativo. L'infermiere 2021;2(58):26–36. 
Added by: Barbara Di Donato (16/09/2021 06:09:33)   Last edited by: Barbara Di Donato (04/03/2022 15:35:38)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Calamassi2021
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Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Legislazione
Sottocategorie: Esercizio professionale, Legislazione sociale, Sicurezza, Sicurezza sui luoghi di lavoro
Autori: Baldini, Borri, Calamassi, Giancotti, Tamburini
Collezione: L'infermiere
Visualizzazioni: 1/332
Indice di Visite: 17%
Indice di Popolarità: 4.25%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo)

INTRODUZIONE
L’assistenza infermieristica all’interno delle carceri presenta aspetti complessi e particolari. Le regole del sistema carcerario, gli spazi e i tempi ristretti rendono difficile lo svolgimento dei processi assistenziali. L’obiettivo dello studio è esplorare i vissuti esperienziali degli infermieri che lavorano all’interno delle carceri.

MATERIALI E METODI
Studio qualitativo (fenomenologia trascendentale). Sono state condotte interviste in profondità, faccia a faccia e audio-registrare a 14 infermieri (10 femmine) operativi in un istituto penitenziario del centro Italia. I dati narrativi sono stati analizzati secondo passaggi analitici volti a individuare le tematiche fondamentali e i concetti ad essi correlati.

RISULTATI
Sono emerse 5 tematiche fondamentali: Il lavoro in carcere come “scelta-non scelta” e come solo auspicato momento di passaggio; L’approccio con il detenuto e gli ostacoli alla relazione di cura; Il problema della sicurezza; Le peculiarità del lavoro in carcere; L’Identità professionale in carcere.

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
Lavorare all’interno delle carceri spesso non rappresenta una scelta consapevole da parte degli infermieri. I neolaureati si trovano catapultati in questo contesto senza una necessaria preparazione specifica. Le difficoltà nell’instaurare una relazione terapeutica con i pazienti-detenuti sono legate specialmente alle loro richieste continue di farmaci, per alimentare lo “spaccio” e alle barriere linguistiche. Gli infermieri si approcciano ai detenuti rispettandoli e mantenendo le opportune distanze. Grazie all’esperienza maturata, gli infermieri riescono comunque a gestire gran parte dei casi complessi. Nonostante il pesante carico emotivo, gli infermieri sono soddisfatti dei livelli assistenziali offerti. Tutti gli infermieri sono stati vittima di aggressioni (insulti, minacce o aggressioni fisiche). È necessario migliorare la sicurezza del personale all’interno del carcere, sensibilizzando la polizia penitenziaria e condividendo con loro adeguate procedure.

PAROLE CHIAVEcarcere, infermieri, vissuti, percezioni.