Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Giardina Simona, Refolo Pietro, Spagnolo Antonio G. Il rito della lettura nella formazione del futuro medico: alcune riflessioni a partire dalla bedside library di Sir William Osler. Medicina e morale 2021;70(2):195–225.
Added by: Giuliana Covelli (21/08/2021 15:33:20) Last edited by: Edvige Fanfera (05/01/2023 14:06:56) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Giardina2021 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Medicina, Scienze della formazione Sottocategorie: Apprendimento, Buona pratica clinica, Etica professionale, Medicina, Pedagogia Autori: Giardina, Refolo, Spagnolo Collezione: Medicina e morale |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Riassunto: Facendo proprie le riflessioni della scrittrice iraniana Azar Nafisi (“La Repubblica dell’immaginazione”, 2015), secondo la quale la conoscenza immaginativa è pragmatica e ispirandosi al grande medico William Osler (1849-1919), bibliofilo appassionato, che stilò una lista di testi classici che ogni futuro medico avrebbe dovuto leggere – la c.d. bedside library –, gli Autori sottolineano l’importanza dei libri classici per la crescita personale dei medici e per la loro competenza clinica. Anche Italo Calvino affermava che ci sono cose che solo la letteratura può dare con i suoi mezzi specifici (Lezioni americane, 1988). La grande letteratura è un ponte che consente il dialogo a prescindere dai reciproci mondi di appartenenza (universalità); è luogo dell’immedesimazione (empatia); porta alla luce gli archetipi del comportamento umano (risonanza etica). Su questi presupposti si basa l’idea di stimolare la lettura dei classici sin dal primo anno della formazione degli studenti di medicina nell’ambito delle Medical Humanities. |