Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Marinelli Massimiliano. La Medicina Narrativa, pratica comunicativa che orienta la cura verso la persona. Medicina e morale 2021;70(1):55–71.
Added by: Giuliana Covelli (20/08/2021 07:15:37) Last edited by: Edvige Fanfera (05/01/2023 14:06:19) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Marinelli2021 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica Sottocategorie: Buona pratica clinica, Comunicazione, Diritti dei pazienti, Principi etici, Rapporto operatori sanitari-paziente Keywords: Metodi didattici Autori: Marinelli Collezione: Medicina e morale |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Riassunto: È urgente dirigere la relazione medico paziente verso la persona, per evitare che essa scada in senso riduzionistico e tecnicistico e che si concentri sugli aspetti biomedici della malattia, mettendo a repentaglio la dignità stessa del paziente. Tale direzione, tuttavia, non può essere avviata senza strumenti in grado di rispondere alle esigenze di questo rinnovato rapporto. Questo saggio ritiene che la Medicina Narrativa disponga di tali strumenti in quanto pratica comunicativa che orienta la cura verso la persona. Secondo tale definizione la Medicina Narrativa si pone ontologicamente in ogni relazione di cura, in quanto la cura si dà attraverso atti comunicativi in una determinata atmosfera etica. Il riconoscimento della narrazione come elemento essenziale in ogni relazione di cura è un’operazione densa di implicazioni epistemologiche. Attraverso l’ermeneutica e la fenomenologia, il saggio analizza le implicazioni legate al significato del narrativo per la persona, al carattere riflessivo del sé e all’identità personale. L’analisi effettuata fa emergere uno statuto epistemologici una pratica comunicativa che riconosce il primato della persona e il fine della cura, da realizzare attraverso il dialogo interpersonale, alla ricerca di una concordanza. La Medicina Narrativa, inoltre, presenta un punto di vista particolare sull’altro, che non è mai un estraneo, sia perché è necessario conoscerne la prospettiva, sia perché la sua presenza entra costitutivamente nella identità stessa del medico. Infine, la dimensione narrativa induce a considerare la relazione come un valore da perseguire e da difendere e, di conseguenza, fa approdare la Medicina Narrativa verso un’etica della cura. |