Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Palmisano Maria, Nicolì Laura Anna, Calò Daniele, Marseglia Carmela. "Ospedale a Domicilio": competenze e conoscenze dell'infermiere (Esperienza dell'AOU Città della Salute e Scienza di Torino). Professioni infermieristiche 2019;72(4):29–34.
Added by: Antonina Ingrassia (22/07/2021 16:14:01) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Palmisano2019 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Strutture sanitarie Sottocategorie: Aziende ospedaliere, Caregiver Autori: Calò, Marseglia, Nicolì, Palmisano Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). INTRODUZIONE: Nella sanità del futuro la "casa" diventa il nuovo setting di cura, al fine di consentire un miglioramento della qualità della vita, una diminuzione dello stress per il caregiver, una riduzione dei ricoveri in ospedale. Tra i vari modelli organizzativi , l'Ospedale a Domicilio (OAD) dell' Ospedale Le Molinette di Torino con i suoi trent'anni d' esperienza, è oggi l'unico modello di riferimento. OBIETTIVO: Conoscere le competenze e conoscenze del personale infermieristico e se le stesse possono rappresentare requisiti per una trasferibilità del modello in altre regioni. METODO: Studio di tipo quantitativo. Condotto in due momenti: il primo con la somministrazione di un questionario sull'au- tovalutazione delle competenze di P. Benner, la Nurse Competence Scale (NCS) al gruppo infermieristico dell'OAD; il secondo con una intervista strutturata al coordinatore di tale Unità Operativa. I dati sono stati elaborati utilizzando il programma excel, mettendo in relazione i dati Likert con quelli della NCS. DISCUSSIONE: I risultati evidenziano una realtà costituita da professionisti competenti nel fronteggiare situazioni di instabilità clinica, sanno agire in autonomia. Sono attenti alla personalizzazione dell'assistenza, all'educazione terapeutica del paziente e del caregiver. Le criticità: identificare le aree di cura del paziente che necessitano di ulteriore ricerca e sviluppo. CONCLUSIONI: Questo modello assistenziale può essere replicato e può essere apripista di una presa in carico del paziente unitaria e non dicotomica: paziente acuto o cronico. |