Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Simonetti Alessia, Bove Davide. Protocolli e gestione infermieristica per il monitoraggio ed il trattamento dell’iperglicemia nel paziente critico. Infermiere Oggi 2014;24(3):3–10.
Added by: admin (22/07/2021 14:04:42) Last edited by: Edvige Fanfera (22/07/2021 15:10:06) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Simonetti2014a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in area critica, Segni Keywords: Iperglicemia, Terapia intensiva Autori: Bove, Simonetti Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La letteratura scientifica è concorde nell’affermare che uno stato di iperglicemia si verifica in modo piuttosto frequente nei pazienti critici ricoverati in terapia intensiva (T.I.). Tale stato è provocato da un rilascio di catecolamine e da una serie di ormoni contro-regolatori e si associa ad una prognosi più sfavorevole poiché induce una serie di alterazioni fisiopatologiche che possono condizionare la sopravvivenza del paziente. È documentato in numerosi studi (1, 2, 3, 4), in contesti differenti di condizioni critiche, l’utilità di un monitoraggio glicemico intensivo e di un trattamento insulinico volti a controllare i valori glicemici elevati. Esistono numerosi protocolli di infusione di insulina endovenosa e di controllo glicemico intensivo e negli ultimi anni sono stati proposti diversi algoritmi, gestiti direttamente dall’equipe infermieristica. Nonostante queste evidenze, in molte realtà ospedaliere la glicemia resta l’unico indicatore vitale troppo spesso non sottoposto a monitoraggio continuo nelle T.I. mediche e chirurgiche: tali evidenze vengono spesso non considerate a causa delle difficoltà d’applicazione nella pratica quotidiana. L’indagine dopo una revisione della letteratura su oltre 90 articoli, ha volto lo sguardo sulla realtà quotidiana tramite uno studio osservazionale durato quattro mesi allo scopo di capire come, ad oggi, la glicemia nel paziente critico venga gestita e perché i protocolli non vengano adottati malgrado le evidenze scientifiche. Lo studio ha avuto come setting alcuni centri di Rianimazione e di T.I. e sub-Intensiva di una Asl romana e come campione 70 infermieri delle suddette Uoc. Lo studio è stato diviso in tre fasi: fase A: somministrazione del primo questionario; fase B: incontro con gli infermieri ed illustrazione dell’argomento tramite una monografia informativa appositamente redatta; fase C: somministrazione del secondo questionario. La maggior parte degli infermieri che ha preso parte allo studio non aveva idee chiare sull’iperglicemia da stress e sul monitoraggio glicemico. La maggior parte di loro era convinto che l’iperglicemia da stress non incidesse sulla sopravvivenza e l’insufficienza d’organo del paziente, o che, comunque, poteva essere pericolosa solo per i pazienti già dichiaratamente diabetici. |