Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Sikora Paola, Camicioli Ivo, Falcioni Alessandra. La prevenzione delle infezioni nel paziente candidato al trapianto autologo delle cellule staminali emopoietiche: Una revisione della letteratura. Infermiere Oggi 2018;28(2):50–54.
Added by: admin (22/07/2021 14:04:42) Last edited by: Edvige Fanfera (27/07/2021 09:22:00) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Sikora2018 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica specialistica, Medicina Sottocategorie: Igiene e tecnica ospedaliera, Infermieristica in ematologia, Medicina Keywords: Ematologia, Infezioni correlate all'assistenza Autori: Camicioli, Falcioni, Sikora Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (Tcse) è una strategia terapeutica attraverso l’infusione di cellule staminali emopoietiche, in seguito a trattamenti terapeutici, per raggiungere la remissione della patologia. Lo scopo di questo studio è evidenziare quali sono le principali infezioni che colpiscono i pazienti sottoposti a Tcse autologo, con l’obiettivo di ridurne l’incidenza adottando adeguate misure comportamentali in ambito sanitario e domiciliare. E’ stata condotta una revisione della letteratura consultando le principali banche dati quali Pubmed, Cinahl e Ilisi. Sono stati selezionati 23 articoli scientifici idonei ai criteri di eleggibilità e allo scopo dello studio. Dai risultati è emerso che le infezioni più frequenti nel paziente sottoposto a Tcse sono: Herpes Simplex, Herpes Zoster, Varicella Zoster, Cytomegalovirus, Clostridium, Enterococco. Inoltre, sono state rilevate le infezioni correlate al catetere venoso centrale e molto frequente la mucosite, quale fattore predisponente (in misura minore, le polmoniti). La prevenzione delle infezioni in ambito onco-ematologico è una tematica ampia e complessa. Per prevenire tali infezioni è risultata necessaria una corretta educazione sanitaria, una precisa adozione di tecniche asettiche in particolare nella gestione del catetere venoso centrale, un’accurata rilevazione dei parametri vitali, un’attenta osservazione e una scrupolosa igiene personale del paziente, il rispetto di un’alimentazione controllata e la limitazione dei contatti sociali. A tal fine, è importante che gli infermieri coinvolti nel percorso assistenziale sviluppino delle competenze e conoscenze teoriche specifiche, per sapere riconoscere i bisogni del paziente e le relative misure di protezione da attuare. La promozione dell’educazione sanitaria al paziente e ai caregiver, risulta un punto cardine, in particolare al momento della dimissione. |