Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Moriconi Ione, Gavini Giulia. L’infermiere case manager in Psichiatria, Job Description del gestore e facilitatore del caso. Infermiere Oggi 2015;25(2):3–7.
Added by: admin (22/07/2021 14:04:42) Last edited by: Edvige Fanfera (29/07/2021 12:35:30) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Moriconi2015 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Continuità assistenziale, Infermieristica in psichiatria Autori: Gavini, Moriconi Collezione: Infermiere Oggi |
Visualizzazioni: 1/337
Indice di Visite: 16% Indice di Popolarità: 4% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). L’aumento dell’incidenza delle malattie croniche, in particolare delle patologie psichiatriche, conduce alla ricerca di nuovi modelli assistenziali allo scopo di migliorare la qualità di vita della persona assistita e della famiglia e di ridurre i costi sanitari in generale. Principale obiettivo dei sistemi sanitari è quello di mantenere in buona salute la popolazione e, il più possibile, tutti quegli utenti che, per specifica patologia, hanno bisogno di molte cure in un periodo di tempo molto lungo, talvolta, costituito da anni. È sempre più noto a tutti che, sono in diminuzione i bisogni di cura, mentre sono in aumento i bisogni assistenziali dovuti all’aumento dell’età e, conseguentemente, delle cronicità patologiche. Diminuiscono i posti letto ospedalieri e aumentano quelli a gestione infermieristica e/o di residenzialità. Da queste premesse stanno sorgendo sempre più riflessioni su come aumentare le competenze dell’infermiere. Se ne parla anche nel comma 566 della legge di stabilità 2015 (legge 23 Dicembre 2014, n. 190, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 29 Dicembre), in cui si fa riferimento alla necessità di arrivare ad avere infermieri specialisti che, oltre alla formazione di base, hanno implementato le loro conoscenze in aeree quali: cure primarie e servizi territoriali/distrettuali (l’infermiere di famiglia), area intensiva e dell’emergenza-urgenza, area medica, chirurgica, neonatologica e pediatrica, salute mentale e dipendenze, affidando in questo modo tutto il processo assistenziale del paziente all’infermiere. È in questo panorama che si colloca il case manager, letteralmente, coordinatore, gestore del caso , cioè quel professionista che si fa carico del percorso individuale di cura della persona malata e del suo nucleo familiare di appartenenza, divenendo, a sua volta, responsabile dell’effettiva continuità del percorso stesso. Il case manager, occupandosi di utenti che sono in carico ai servizi, nel tempo, rimuove gli ostacoli, pianifica, attua, monitora e valuta tutte le opzioni per soddisfare i bisogni di benessere dell’assistito, cercando di gestire al meglio la comunicazione, promuovendo la realizzazione degli obiettivi prefissi. Tutto ci permette di effettuare interventi precisi sulla persona, evitando un’assistenza disgregata che risulta antieconomica e frustrante, sia per il paziente ed i familiari, che per gli operatori coinvolti in questo processo. L’infermiere case manager non entra nel merito delle terapie e del processo di cura proprio dei medici, ma garantisce un’appropriata utilizzazione delle risorse disponibili, contenendo i costi ed individuando le responsabilità per le cure fornite. Ciò che viene messo in atto si chiama prevenzione secondaria che permette di evitare tutte quelle ricadute, recidive, che comportano disagi e sofferenze enormi al paziente, alla famiglia e alla società, nonché un aumento dei costi in termini economici (ricoveri) e non valutabili economicamente come sono i costi sociali (giorni di lavoro persi, costi subiti per i disagi etc.). Proprio a partire da questi risultati, si è ritenuto opportuno elaborare una Job Description dell’infermiere case manager in Psichiatria, non ancora presente in letteratura, allo scopo di delineare, nel miglior modo possibile, ruolo, competenze e responsabilità di questo nuovo modello assistenziale, il case management, in grado di ridurre la frammentarietà delle cure e la degenza ospedaliera, fornendo continuità assistenziale, capaci di migliorare la qualità di vita e la soddisfazione dei pazienti. |