Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
De Gaetano Domenico, Barberi Silvia, Falcioni Alessandra. Il dolore in area onco-ematologica. Valutazione a confronto tra scale. Infermiere Oggi 2017;26(4):46–49.
Added by: admin (22/07/2021 14:04:41) Last edited by: Edvige Fanfera (27/07/2021 09:27:49) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DeGaetano2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Medicina, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Dolore, Infermieristica in oncologia, Scale di valutazione, Sintomi Keywords: Dolore, Neoplasia, Oncologia Autori: Barberi, De Gaetano, Falcioni Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Il dolore viene definito come: “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associato a danno tissutale, in atto o potenziale, o descritta in termini di danno”. In area onco-ematologica, circa l’83% dei pazienti affetti da linfoma o leucemia, possono trovarsi un una condizione di sofferenza non solo negli ultimi mesi di vita, ma anche nel periodo della diagnosi e del trattamento attivo. Lo scopo della presente tesi è valutare il dolore oncologico confrontando due scale di valutazione in pazienti afferenti all’area onco-ematologica, mentre l’obiettivo generale è di individuare quale scala potrebbe essere più accurata e specifica per valutare questo dolore, agevolare il paziente e l’operatore nell’approccio allo stesso. Dopo aver affettuato una revisione riguardo lo scopo di ricerca si è effettuato uno studio osservazionale. Il campione è composto da 82 pazienti afferenti alla degenza ordinaria e alla degenza protetta dell’UOC di Ematologia dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma, suddiviso in due gruppi omogenei, ognuno di 41 partecipanti, somministrando ad un gruppo la scala numerica (Nrs) e all’altro il questionario Brief Pain Inventory (Bfi) versione italiana. I risultati più significativi riscontrati sono stati: le sedi indicate come localizzazione del dolore sono diverse tra i due questionari di valutazione. Nella Nrs, il 40% ha indicato il cavo orale, seguite, al 20%, rispettivamente: la testa, le spalle e dolori diffusi; nel Bpi è predominante la schiena con il 30%, seguito da: arti inferiori e superiori, articolazioni, anca e zona sacrale, il 22% dei pazienti non assume nessun farmaco o non è rilevabile. Dalla revisione della letteratura e dai dati è emerso che le scale di valutazioni utilizzate risultano tra le più appropriate per valutare il dolore oncologico e per la pratica clinica quotidiana. La Nrs è uno strumento di rapida somministrazione, mentre la Bpi per la sua durata potrebbe essere più adatta in regime di day hospital per valutare, a distanza di tempo, quanto incide il dolore sull’attività di vita quotidiana. La valutazione del dolore, in particolare quello di tipo oncologico, è una tematica molto discussa in ambito sanitario. La scelta dello strumento migliore da applicare nel contesto specifico necessita, dunque, di maggiori e ulteriori approfondimenti e ricerche future. Bisognerebbe trattare meglio le tematiche specifiche della localizzazione del dolore e sulla gestione terapeutica. |