Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Abbati Cristiano, Abbati Vincenzo. Il supporto della telemedicina nella cura del diabete mellito. Infermiere Oggi 2017;26(3-4):50–52.
Added by: admin (22/07/2021 14:04:41) Last edited by: Edvige Fanfera (22/07/2021 14:53:43) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Abbati2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Medicina, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Presa in carico, Segni, Tecnologie biomediche Keywords: Endocrinologia, Medicina interna Autori: Abbati, Abbati Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Il diabete mellito (DM) sta dilagando nel modo con una crescita inarrestabile: le stime più recenti affermano che ci sono circa 400 milioni di pazienti. Eccesso ponderale ed inattività fisica sono fattori strettamente connessi all’incidenza della malattia. Tutto questo comporta dei costi sociali enormi: secondo l’International Diabetes Federation, nel 2015, i costi del diabete (e delle complicanze ad esso correlate) hanno toccato l’11,6% del totale della spesa sanitaria mondiale. Per tale motivo, il Ministeri della Salute è intervenuto mettendo a punto il Piano nazionale della Malattia Diabetica con l’esigenza si sistematizzare, a livello nazionale, tutte le attività nel campo della diabetologia, per rendere più omogeneo il processo diagnostico-terapeutico. Il piano coinvolge, a livello capillare: il diabetologo, l’infermiere dedicato, il Mmg, la dietista, lo psicologo, il podologo, il cardiologo, l’oculista, il nefrologo, ecc., in una “gestione integrata” della malattia e della cura. Essa implica un piano personalizzato di follow-up condiviso fra i vari professionisti coinvolti nel processo assistenziale. Da ciò ne deriva la necessità di classificare i pazienti in sub-target, in base al grado di sviluppo della patologia: vi saranno, quindi, dei pazienti a minore complessità con una gestione del follow-up prevalentemente a carico del Mmg e pazienti con patologia a maggiore complessità, con una gestione prevalentemente a carico dello specialista. |