Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

[banca dati bibliografica]

E' in corso un aggiornamento, si prega di sospendere i lavori di indicizzazione fino alla rimozione del presente avviso
       
Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

Risorse di WIKINDX

Scarponi Tiziano. La depressione in medicina generale: Nuove e vecchie criticità. Sistema salute 2018;62(1):125–134. 
Added by: admin (06/07/2021 11:58:40)   Last edited by: Edvige Fanfera (08/07/2021 12:57:12)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Scarponi2018
Invia la risorsa per email ad un amico
Categorie: Farmacologia, Infermieristica specialistica
Sottocategorie: Farmaci, Infermieristica in psichiatria
Keywords: Depressione, Psicofarmaci
Autori: Scarponi
Collezione: Sistema salute
Visualizzazioni: 1/364
Indice di Visite: 17%
Indice di Popolarità: 4.25%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo).
Obiettivi: fare il punto sulla gestione della depressione, in particolare farmacologica, nella medicina generale partendo da dati e studi epidemiologici recenti e meno recenti per valutare se ancora siano presenti le note criticità per problemi diagnostici e terapeutici del disturbo depressivo e nel setting della medicina generale.
Metodi: sono stati analizzati i dati di studi nazionali e internazionali. È stata approfondita l’analisi del X Report dell’Istituto di Ricerca della società Italiana di Medicina Generale e dei risultati di una ricerca svolta in Umbria.
Risultati e conclusioni: dai dati emerge come in medicina generale si abbia una significativa prevalenza di disturbi psichiatrici e di depressione in particolare. Emerge come la lettura dei risultati sia spesso mal decifrabile in quanto non sempre è possibile risalire a chi sia il reale prescrittore iniziale del farmaco o se di quest’ultimo venga fatto un uso off label. Si assiste a una prescrizione impropria di benzodiazepine nella malattia depressiva e a un uso di antidepressivi in circostanze che richiederebbero forse un intervento non farmacologico.