Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Romagnoli Carlo, Amici Serena. Posticipare l’età di insorgenza della demenza. Sistema salute 2018;62(3):372–399.
Added by: admin (06/07/2021 11:58:40) Last edited by: Edvige Fanfera (08/07/2021 13:58:22) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Romagnoli2018a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Epidemiologia, Infermieristica in geriatria, Malattie cronico-degenerative Keywords: Demenze, Educazione sanitaria, Fattori di rischio, Incidenza, Prevalenza, Promozione della salute Autori: Amici, Romagnoli Collezione: Sistema salute |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Il prevalere delle patologie cronico degenerative e gli scarsi investimenti in promozione della salute determinano una disgiunzione tra speranza di vita e speranza di vita in salute, producendo un importante numero di anni attesi di vita in malattia che devono essere ridotti in quantità puntando alla posticipazione dell’età di insorgenza e migliorati in qualità della vita puntando a ridurre la disabilità evitabile per alcune patologie cronico degenerative tra cui assume un rilievo la demenza. Obiettivi: definire: a) il quadro epidemiologico relativo all’epidemiologia della demenza; b) il contributo che la stessa fornisce agli anni attesi di vita in malattia e disabilità; c) le evidenze disponibili su fattori di rischio e di protezione e sulle azioni efficaci a posticipare l’insorgenza ed a ridurne la disabilità evitabile. I risultati evidenziano per la demenza: a) andamenti epidemiologici diversificati negli Stati Uniti d'America (USA) e nei Paesi dell'Unione Europea (UE), dove l’incidenza si è chiaramente ridotta e la prevalenza non mostra evidenti andamenti in crescita, diversamente da altri paesi dove invece operano diversi trend socioeconomici e demografici; b) che la promozione della salute rappresenta l’intervento più costo efficace tra tutti quelli disponibili; c) che la frazione attribuibile ai fattori di rischio non è trascurabile, mentre i fattori di protezione (riserva cognitiva, attività motoria, inclusione sociale) giocano alle diverse età un ruolo importante sia come determinanti distali che come determinanti prossimali. Nella conclusione vengono discusse le azioni auspicabili nel quadro della Health in All policies ed ai diversi livelli di servizio sanitario, alla luce delle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). |