Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
D'Avanzo Barbara. La prevenzione del suicidio tra depressione e disagio sociale. Considerazioni di salute pubblica. Sistema salute 2018;62(1):135–148.
Added by: admin (06/07/2021 11:58:40) Last edited by: Edvige Fanfera (08/07/2021 14:04:04) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DAvanzo2018 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Psicologia Sottocategorie: Etnopsicologia, Suicidio Keywords: Depressione Autori: D'Avanzo Collezione: Sistema salute |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Gli ultimi decenni hanno visto una generale diminuzione dei suicidi soprattutto nei paesi e nelle fasce di età per cui erano riportati tassi più alti, e una certa stabilità nei paesi con tassi meno elevati, con diminuzioni anche nelle donne, sia paesi in cui erano molto alti che in quelli dove erano già bassi e una maggiore stabilità nei giovani maschi. È verosimile che questi andamenti favorevoli, che riguardano anche grandi paesi a basso reddito, siano il prodotto simultaneo di miglioramenti delle condizioni di vita e di interventi più incisivi e più ampiamenti condotti, sia a livello di popolazione generale, che di gruppi a rischio e di individui a rischio. Secondo l’OMS il suicidio rappresenta l’incrocio di fattori sociali, culturali e socioeconomici complessi e dello stato di salute mentale dell’individuo, in una relazione in cui entrambi gli aspetti possono essere causali e precipitanti e su questa base indica la necessità di agire su più livelli. Molto rimane da fare, in particolare per essere più efficaci proprio nella rottura del punto di incrocio di fragilità di diversa natura. L’attenzione al rischio di suicidio non si può concentrare solo sui casi di depressione e deve sensibilizzarsi al riconoscimento di altri fattori di rischio e migliorare il riconoscimento del comportamento suicidario in sé. Benchè l’epidemiologia del suicidio e quella del tentato suicidio siano simmetriche e non sovrapposte, i fattori di rischio delle due manifestazioni sono gli stessi, e il tentativo di suicidio è a sua volta tra i più importanti fattori di rischio per il suicidio. È quindi importante che interventi specifici per persone che hanno compiuto un gesto autolesivo vengano sviluppati con approcci innovativi in cui si coniughino l’applicazione di un approccio orientato all’empowerment della persona, il fronteggiamento diretto del problema dei fattori precipitanti e stressanti, la componente psicologica, in modo da superare la semplice traduzione del problema nel rapporto terapeutico tra singolo utente e singolo operatore. |