(Trascritto dall'articolo).
Qualora una polizza assicurativa stipulata da una struttura per la propria responsabilità civile estenda la copertura a quella personale dei medici da essa “dipendenti”, la relativa clausola impone il ricorso ad un criterio interpretativo ai sensi degli artt. 1362 e 1363 c.c., che dia un senso compiuto e logico, rispetto alla funzione del contratto ed agli interessi da salvaguardare, anche alla copertura della responsabilità dei medici “non dipendenti”: in buona sostanza, posto che le polizze che operano in eccesso sono tali in quanto coprono il medesimo rischio di quelle da attivare prima, da tale pattuizione deve desumersi che l’attività dei medici non dipendenti - per i fatti che investono la responsabilità della struttura (come nella fattispecie) - era comunque ricompresa nell’oggetto dell’assicurazione, secondo lo schema dell’assicurazione per conto altrui di cui all’art. 1891 c.c. A tali principi esegetici non si è uniformata la decisione assunta nel giudizio di merito negando alla struttura ospedaliera, per il fatto posto in essere dal medico non dipendente, il diritto alla manleva da parte della compagnia assicuratrice.