Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Duca Piergiorgio. Sensibilità, specificità, valore predittivo nei test sierologici per Covid-19. Epidemiologia & Prevenzione 2020;44(2-3):189–190.
Added by: Mauro Iossa (05/04/2021 17:07:51) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Duca2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: General Autori: Duca Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
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Allegati |
Abstract |
Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration ha approvato un test sugli anticorpi anti-Covid-19. Si tratta di un test per la titolazione nel siero delle immunoglobuline M (IgM), che si producono giorni dopo l’inizio dell’infezione, e delle immunoglobuline G (IgG), che si manifestano più tardivamente. Se entrambi gli anticorpi sono presenti, il test è positivo e la persona, probabilmente, immune. Quanto possiamo fidarci dell’esito del test? Dipende dalla corrispondenza fra l’esito del test (positivo o negativo) e la realtà di fatto (anticorpi presenti o assenti). Comunque, per dare una risposta occorre anzitutto conoscere sensibilità (SE) e specificità (SP) del test, stimate in uno studio di accuratezza diagnostica ben disegnato, condotto e analizzato. SE è la capacità del test di risultare positivo se applicato a un “portatore”, SP è la capacità del test di risultare negativo se applicato a un “non portatore”.
(A cura di Mauro Iossa). |