Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Da Re Antonio, Nicolussi Andrea. Raccomandazioni controverse per scelte difficili nella pandemia. Appunti etico-giuridici su responsabilità dei medici e linee guida. Medicina e morale 2020;69(3):347–370.
Added by: Giuliana Covelli (09/03/2021 18:18:50) Last edited by: Edvige Fanfera (05/01/2023 14:45:02) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DaRe2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica specialistica, Legislazione, Management, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Organizzazione delle professioni sanitarie Sottocategorie: Accessibilità dei servizi, Biodiritto, Carte dei diritti, Conflitto di interessi, Dignità, Diritti dei pazienti, Etica professionale, Infermieristica in area critica, Linee guida, Normative europee sanitarie, Protocolli, Società scientifiche Autori: Da Re, Nicolussi Collezione: Medicina e morale |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Il saggio sviluppa alcune riflessioni di carattere giuridico ed etico sul rapporto tra responsabilità medica e linee guidache nel tempo hanno assunto particolare rilievo in molti ordinamenti giuridici. Le situazioni straordinarie derivanti dalla pandemia hanno reso ancora più delicata la questione, da un lato per via della mancanza di linee guida vere e proprie e dall’altro lato per il proliferare di raccomandazioni di vario genere e provenienza che hanno generato anche confusioni. Tra queste raccomandazioni hanno avuto un particolare clamore le raccomandazioni etico-cliniche della Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI). Esse hanno dato avvio alla pubblicazione di raccomandazioni sul medesimo tema in molti altri Paesi e il saggio dà conto delle più rilevanti. Si sofferma tuttavia sul documento italiano, perché può essere considerato il modello di linea guida, imitata anche in altri documenti segnalati, nella quale viene previsto un limite d’accesso alle terapie intensive basato sul criterio aprioristico dell’età. Ciò pone il problema non solo della eticità di un simile criterio ma anche della competenza di una società scientifica a prevedere regole che possano ledere gravemente diritti fondamentali. Il saggio critica il criterio aprioristico ed extraclinico e propone al suo posto un criterio clinico integrato in funzione delle situazioni di scarsità di risorse e di emergenza. Tale criterio integrato sarebbe più rispettoso della competenza dei medici e valorizzerebbe la loro professionalità, senza invadere l’ambito e la competenza delle scelte politiche che spettano alle istituzioni democratiche. |