Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Di Stefano Giulio, Orusa Marco, Procacci Arianna. La normalità della diversità un punto di vista infermieristico. NEU 2020;39(4):66–76.
Added by: Giuseppe Lestini (28/02/2021 18:36:53) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DiStefano2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Antropologia, Etica Sottocategorie: Antropologia culturale, Etica infermieristica, Etnologia Autori: Di Stefano, Orusa, Procacci Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La diversità, vocabolo di derivazione latina, nella lingua italiana presenta proprietà polisemiche, cioè assume in letteratura significati differenti, se non opposti, a seconda dell’ambito in cui viene introdotta. Usata nell’ambito più rigoroso della letteratura scientifica, assume un significato univoco e simile in discipline come antropologia, sociologia e filosofia, dove la diversità (non la differenza!) è commisurata partendo dal singolo individuo e dalla sua peculiarità, travalicando la differenza, legata a classificazioni e gruppi, come razza, religione, genere, orientamento sessuale, passibili anche di indebiti raffronti di natura ideologica basati su superiorità, identità di appartenenza ed altro. In ambito sanitario praticare la diversità significa coniugarla con l’ uguaglianza: perseguire l’uguaglianza nella diversità implica, nella cura, garantire pari dignità e pari opportunità per tutti gli individui e sviluppare una competenza e una sensibilità che tenga conto e valorizzi la diversità sia di chi è assistito che degli assistenti di altra cultura; la parola d’ ordine che sintetizza questa pratica è personalizzazione della cura. Accogliere la diversità nell’assistenza non solo migliora la qualità percepita delle cure erogate ma aumenta anche la soddisfazione lavorativa dei professionisti. Lo stesso Codice deontologico dell’infermiere sottolinea, sin dalle prime stesure e anticipando la teoria dell’infermieristica trans-culturale, l’importanza del prendersi cura “senza alcuna distinzione sociale, di genere, di orientamento della sessualità, etnica, religiosa e culturale”. Added by: Laura Scozzo Last edited by: Giuseppe Lestini |