Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Gatti Chiara, Rocchi Renato, Marcelli Stefano, Casablanca Carmelo, Santarelli Adoriano, Ciccola Valentina. La resilienza nel paziente ematologico e la sindrome post traumatica da stress: uno studio cross-sectional. NEU 2020;39(3):25–34.
Added by: Giuseppe Lestini (15/02/2021 15:19:35) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Gatti2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica Sottocategorie: Emozioni e sentimenti, Stress Keywords: Ematologia Autori: Casablanca, Ciccola, Gatti, Marcelli, Rocchi, Santarelli Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Finalità e obiettivi L’obiettivo primario dello studio è valutare la capacità di resilienza dei pazienti onco-ematologici, mentre l’obiettivo secondario è individuare quali ne sono i fattori determinanti. Background Una delle categorie definite più fragili dalla letteratura è quella del paziente onco-ematologico. Il profondo stress in cui si cade dal momento della diagnosi, gli insulti fisici che si ricevono dalle terapie seppur di ultima generazione e l’impatto psico-sociale che ne deriva portano il paziente in uno stato di estrema vulnerabilità e rischio di coping inefficace agli approcci clinico-assistenziali. Disegno della ricerca. Lo studio è di tipo osservazionale cross-sectional, che ha visto reclutati 97 pazienti in 11 mesi di raccolta dati. Materiali e Metodi Gli strumenti utilizzati sono una scheda di raccolta dati anagrafico-anamnestici costruita ad hoc e la “Connor-Davidson Resilience Scale”. La scala è costituita da 25 item, ognuno basato su una scala Likert a 5 punti (punteggio minimo 0 - massimo 100). Maggiore è il punteggio, maggiore è il livello di resilienza ottenuto dalla persona. Risultati Tra i principali risultati che emergono dall’analisi dei dati vi è la proporzionalità inversa tra il tasso di resilienza medio dei pazienti e l’aumentare dell’età, secondo cui i pazienti più anziani sono i meno resilienti. Vi sono alcune patologie ematologiche correlate a minor resilienza, come ad esempio la leucemia (64,7% di resilienza) ed il mieloma con un valore medio di 65,1. Infine, i pazienti sottoposti a trapianto hanno ottenuto un punteggio medio di 66,4, contro il valore di 68,8 raggiunto da chi non ha ricevuto lo stesso trattamento. Conclusioni I risultati ottenuti confermano quanto riportato in letteratura. Un’accurata analisi del grado di resilienza del paziente fragile è fondamentale per orientare interventi clinico-assistenziali mirati agli aspetti psicologici e sociali del paziente e della famiglia che se ne prende cura. Added by: Laura Scozzo Last edited by: Giuseppe Lestini |