Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Danielis Matteo, Palese Alvisa, Terzoni Stefano, Destrebecq Anne Lucia Leona. Come sono cambiati gli ospedali, le Terapie Intensive, l’assistenza al malato critico in tempi di Covid- 19? Risultati di una indagine esplorativa in alcuni contesti europei. Assistenza infermieristica e ricerca 2020;39(3):130–138.
Added by: Paola Gentili (24/01/2021 09:59:26) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Danielis2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Management, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Complessità assistenziale, Emozioni e sentimenti, Infermieristica in area critica, Processo di assistenza, Stress Autori: Danielis, Destrebecq, Palese, Terzoni Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione. I cambiamenti avvenuti in ospedali e Terapie Intensive (TI) durante l'epidemia causata del virus SARS-CoV-2 non sono stati esplorati a livello internazionale dal punto di vista degli infermieri. Obiettivi. Esplorare (1) i cambiamenti organizzativi a livello ospedaliero e di TI; (2) le peculiarità dell'assistenza infermieristica al paziente critico Covid-19; (3) le sfide più importanti percepite dagli infermieri di TI durante la pandemia. Metodi. Studio trasversale tramite indagine online dall'11 maggio al 10 luglio 2020. Il link è stato diffuso tra gli infermieri di TI che assistevano i pazienti Covid-19 nei 27 Stati dell'Unione Europea. Risultati. Hanno risposto 62 infermieri: in prevalenza donne (n=31, 60.8%), con un'età media di 37.5 anni che lavoravano prevalentemente in Italia, Francia e nel Regno Unito. Tutti gli ospedali hanno aperto nuovi reparti dedicati e limitato le visite dei familiari. Nelle TI, i posti letto sono raddoppiati (p<0.01) mentre gli infermieri per turno sono aumentati da 10.2 (DS 7.3) a 17.9 (DS 13.6) durante l'emergenza (p<0.01); il rapporto infermiere/paziente è passato da 1:1.5 pre Covid-19 a 1:2 durante (p=0.05). Le attività assistenziali inerenti alla gestione del rischio clinico (n=14, 22.6%), al supporto psicologico al paziente (n=22, 35.5%) e al coinvolgimento dei familiari (n=31, 50%) sono state segnalate come maggiormente compromesse. Il 64.5% dei partecipanti ha riferito una carenza di dispositivi di protezione individuale e il 66.1% ha sofferto di stress psicologico. Conclusione. Questi risultati possono aiutare la riflessione su come preparare sia gli infermieri che i sistemi sanitari ad altri eventi importanti che richiedono sforzi innovativi. Added by: Paola Gentili Last edited by: Paola Gentili |
Notes |
Dati riassuntivi presenti. Bibliografia presente
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