Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Filardi S. Il percorso integrato di cura orto-geriatrico per la persona con frattura di femore over 65 anni: una revisione della letteratura. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2020;32(2):195–207.
Added by: Sandro Filardi (19/01/2021 18:14:10) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Filardi2020 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Metodologia della ricerca Sottocategorie: Lesioni, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Ricerca descrittiva Keywords: Anziano fragile Autori: Filardi Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La frattura di femore nell’anziano rappresenta una delle cause più frequenti di ospedalizzazione, mortalità, disabilità ed istituzionalizzazione oltre ad essere un drammatico problema sociale, assistenziale ed economico. I numeri relativi alla frattura del femore nell’anziano sono importanti: le stime parlano di un’incidenza annuale mondiale che passerà da 1,7 a 21,3 milioni di casi l’anno entro il 2050, 500,000 mila nuovi casi per anno in Europa, circa 40.000 in Italia (1). Particolarmente importante diventa l’intervento riabilitativo, che ha lo scopo di contrastare gli elementi prognostici sfavorevoli e la disabilità (2). Questi dati statistici ci danno l’idea del fenomeno preso in considerazione e dell’impatto sociale che ha nelle famiglie per la gestione soprattutto del post-operatorio. Da questa situazione bisogna partire per capire come poi l’assistenza sanitaria nazionale e regionale è andata cambiando negli anni anche con l’uscita di nuove norme che hanno modificato l’assetto organizzativo di molte strutture e come tutto questo è servito per fornire l’assistenza più efficace verso i pazienti anziani con fratture di femore. Obiettivo: l’obiettivo di questo lavoro è esplorare la letteratura scientifica italiana ed europea a disposizione in merito a percorsi orto-geriatrici integrati nei pazienti con frattura di femore. Materiali e Metodi: è’ stata condotta una revisione narrativa della letteratura tra Luglio 2019 e Ottobre 2019. Si è partiti da una ricerca della letteratura grigia attraverso i motori di ricerca Google e Google scholar, il termine di ricerca è stato: case manager + frattura di femore + over 65, in seguito ho aggiunto il termine PDTA. Da questa prima ricerca sono stati visionati circa 240 articoli, 59 correlati e scelti 19 articoli attinenti al termine di ricerca, in seguito attraverso la piattaforma digitale della biblioteca dell’OPI di Roma con il metodo PICO sono state consultate le banche dati: Ilisi, Cinhal, Pubmed, Cochrane. I lavori selezionati riguardano l’ambito ospedaliero e territoriale, pubblicazioni accademiche, revisioni della letteratura, meta-analisi e studi randomizzati. Risultati: la revisione della letteratura condotta attraverso il metodo PICO e secondo le strategie visualizzate nelle tabelle precedenti con gli operatori booleani: AND, NOT, OR, ha portato a selezionare 19 articoli. Gli argomenti emersi riguardano la definizione di case manager come fulcro dell’assistenza centrata sul paziente, la necessità di avere strumenti percorsi ben strutturati con valutazioni multidisciplinari per i pazienti anziani con approccio geriatrico, connessione stretta tra pazienti fragili, come gli anziani, e le fratture di femore e la necessità per questi pazienti di avere un programma riabilitativo adeguato ed infine della necessità per i pazienti con deficit cognitivo con frattura di femore di avere un percorso ben strutturato. Conclusioni in conclusione grazie alla revisione narrativa della letteratura è stato possibile mettere in evidenza l’importanza di avere una figura di riferimento che possa attuare un percorso strutturato con la collaborazione di altre figure professionali per i pazienti anziani over 65 anni con frattura di femore che necessitano di un’accurata assistenza intraospedaliera ed extraopedaliera e un attento programma riabilitativo. |