Campagna Sara, Dimonte Valerio. Un contributo per migliorare la comprensione e il trattamento del dolore da cancro: il breakthroughpain. Semplice dolore, sintomo specifico,o altro ancora?. Assistenza infermieristica e ricerca 2017;36(3):158–164.
Added by: Daniele Pandolfi (15/01/2021 20:00:30)
|
|
Abstract
|
(Trascritto dall’articolo). Uno dei sintomi più comuni nei pazienti con cancro è il dolore, le cui cause sono attribuibili sia alla neoplasia sia ai trattamenti; recentemente una metanalisi ha evidenziato che in media il 38% dei pazienti oncologici soffre di dolore moderato o severo:1 il 55% in corso di chemioterapia, il 39% al termine della chemioterapia, e il 66% nelle fasi avanzate, metastatiche o finali di malattia. I pazienti in condizioni generali peggiori (Eastern Cooperative Oncology Group [ECOG] performance status 2 - sintomi e allettamento < 50% nelle ore diurne e 3 - sintomi e allettamento > 50% nelle ore diurne) hanno una maggiore probabilità di avere dolore rispetto a quelli con sintomi gestibili a livello ambulatoriale(ECOG 1), rispettivamente P = 0.004, P= 0.006. Il dolore da cancro può essere acuto o cronico (detto anche persistente), e quest'ultimo può durare anche oltre 3 mesi. Il Breakthrough Pain (BTP), chiamato in italiano Dolore Episodico Intenso, è una recrudescenza di dolore che il paziente prova nonostante l'assunzione regolare di farmaci antidolorifici per il dolore cronico. Viene definito breakthrough (breccia) proprio perché viene bruscamente interrotto il sollievo procurato dai farmaci. Dal punto di vista clinico il dolore cronico e il BTP sono considerati entità diverse, che richiedono una valutazione individuale specifica e distinta. Dal punto di vista fisiopatologico il BTP viene suddiviso in somatico (es. il dolore muscoloscheletrico da metastasi ossee), viscerale (es. dolore da distensione o sub-occlusione intestinale) o neuropatico (es. la compressione di una radice nervosa).
Added by: Edvige Fanfera Last edited by: Daniele Pandolfi
|